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Niente parcheggi, Castelluccio
minaccia l’addio al Parco

SIBILLINI – Dopo il diniego sulla realizzazione di un parcheggio per 35 camper e 70 auto, trecento cittadini hanno firmato per l’uscita dall’ente, ma per il sindaco di Montefortino e presidente della Comunità del Parco quel luogo va soltanto preservato
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di Andrea Braconi

foto di Gianfranco Mancini

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini boccia il progetto per un parcheggio con 35 posti per camper e 70 per auto e la comunità di Castelluccio di Norcia protesta, fino al punto di raccogliere firme per l’uscita dallo stesso ente.

È il risultato di un braccio di ferro che, nelle ultime ore, ha toccato livelli preoccupanti. Il terremoto e la necessità di una ripartenza dell’economia nell’area, infatti, ha acuito i rapporti tra popolazione e Parco. E non è bastato neanche che lo stesso ente, nonostante le proteste degli ambientalisti, abbia dato nei mesi scorsi il via libera alla realizzazione del cosiddetto Deltaplano, un villaggio commerciale in acciaio e legno (con 10 ristoranti e un bar) progettato dall’architetto Francesco Cellini, che si svilupperà all’interno di una cava abbandonata su una superficie di oltre 1.500 metri quadrati per un costo superiore ai 2 milioni di euro.

Sono stati 300 i cittadini che ieri hanno firmato per far uscire Castelluccio dal Parco. Una decisione che, se confermata, avrebbe sicuramente ricadute in tutta la zona montana. E se da un lato il direttore Carlo Bifulco ha già motivato la contrarietà dello stesso ente (“Non è possibile andare contro le leggi e contro i principi del Parco”), dall’altro l’argomento è oggetto di discussione anche da parte dei sindaci degli altri Comuni, compresi quelli della parte fermana.

“Castelluccio ha un pregio: se la gente va è perché è conservato così – afferma Domenico Ciaffaroni, sindaco di Montefortino e presidente della Comunità del Parco -. Capisco i disagi che hanno questi poveri cittadini che hanno perso tutto, ma non è questo il modo per risolvere i problemi. Sarebbe un grave errore. Le istituzioni vanno rispettate e soprattutto in questo caso per quanto riguarda i vincoli il Parco è l’ultimo da chiamare in causa. E anche uscire dal Parco non risolverebbe i problema. Conserviamo Castelluccio così com’è, che ne vale la pena. Le cose belle non si possono deturpare e soprattutto non è che perché c’è stato il sisma adesso si può fare di tutto: l’ambiente è una risorsa che appartiene a tutti e dobbiamo conservarla per i nostri figli”.


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