La curva prima e dopo (Foto da Fb)
di Renato Pierantozzi
Un demolizione lampo in due giorni con 8 maxi ruspe in azione (vedi il video pubblicato dall’Eco di Bergamo) ed una ricostruzione altrettanto fulminea in cinque mesi con i lavori conclusi addirittura con 20 giorni d’anticipo sulla tabella di marcia. Non è un film di fantascienza ma quanto accaduto a Bergamo in occasione dell’abbattimento e del successivo rifacimento del settore caldo del tifo della Dea impegnata quest’anno anche in Champions League. La notizia dei lavori a tempo di record (con 300 operai al lavoro dalla mattina alle 10 alle 2 di notte!) ha fatto il giro d’Italia ed è giunta anche alle orecchie dei tifosi dell’Ascoli momentaneamente senza “curva sud” a causa dell’inagibilità del vecchio manufatto e lo smontaggio di quella temporanea. La speranza recondita è che il nuovo settore sia realizzato con gli stessi tempi di quello bergamasco anche se c’è da dire che lo stadio dell’Atalanta è stato ceduto dal Comune alla società nero azzurra con il presidente Percassi che ha stanziato la somma di 40 milioni per rifare quello che ora è stato ribattezzato “Gewiss stadium”. Se proprio non si riuscirà a ricostruire il settore in 6 mesi, l’auspico dei tifosi è che almeno non si ripetano i tempi biblici (3 anni e mezzo) necessari per rifare la tribuna est poi intitolata a Carlo Mazzone. Anche la pagina fb satirica “aggiornamenti quotidiani sulla Curva Sud” ha dato la notizia dell’impresa bergamasca con la solita ironia: “E’ pronta.” “Ah no scusate, ho sbagliato pagina” riferendosi alla situazione della curva ascolana.
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