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Crac Bm: Ubi non è chiamata in causa
Bankitalia tra le parti civili

CREDITO - Ammessi anche Comune di Jesi, la Fondazione Carima e 2.800 risparmiatori come parti lese dal gup Carlo Cimini al termine di una udienza fiume di 5 ore, nell’ambito del processo che vede indagati 16 ex manager dell’istituto di credito. Riconosciuta responsabile solo la vecchia Banca Marche
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di Federica Serfilippi

Crac Banca Marche, risparmiatori, associazioni, obbligazionisti e azionisti saranno parte civile al processo. A decretarlo in tarda serata è stato il gup Carlo Cimini al termine dell’udienza preliminare che tratta il default miliardario dell’istituto di credito. Dopo quasi 5 ore di discussione e opposizioni presentate dai difensori dei 16 indagati, il giudice ha deciso di ammettere al procedimento circa 2.800 persone, rappresentate per la maggioranza dall’Unione nazionale consumatori, assistita dall’avvocato Corrado Canafoglia. Al processo saranno parti lese anche il Comune di Jesi e BankItalia. 

Avvocati e risparmiatori in Tribunale

Per quest’ultima, qualche avvocato aveva chiesto di far entrare in gioco l’istituto come responsabile civile, assieme a Ubi Banca. Nulla da fare. L’unico ente riconosciuto dal gup come responsabile civile sarà la vecchia Banca Marche, in liquidazione coatta amministrativa. L’istituto dichiarato insolvente nel marzo 2016 è stato chiamato in causa in quanto ex datore di lavoro dei 16 indagati. Sarà nel corso delle prossime udienze (la prima in ordine di tempo è fissata per il 13 febbraio) che si entrerà nel merito delle varie posizioni, discutendo il rinvio a giudizio. Nell’udienza di oggi, a differenza di quella tenutasi lo scorso novembre, i risparmiatori sono potuti entrare in aula. Erano una ventina di persone. Nessuna polemica. Nessuna parola. Oltre all’Unione nazionale dei consumatori, parte civile saranno l’Adinconsum di Ancona e Macerata (circa 80 risparmiatori), l’Adusbef in rappresentanza di 30 persone, Federconsuamatori di Macerata con 72 azionisti (quasi 10 milioni di perdite), il Codacons e l’Acu.

L’avvocato Cofanelli

Hanno partecipato all’udienza, per assistere le parti civili, gli avvocati Esildo Candria, Marco Manfredi, Marina Magistrelli, Andrea Nocchi, Gabriele Cofanelli (per la Fondazione Carima). Assenti quasi tutti gli imputati. Erano presenti solamente Massimo Battistelli (ex capo area crediti Bm) e Giuseppe Paci (Giuseppe Paci (ex capo concessione crediti Bm). Il commento dell’avvocato Corrado Canafoglia: «Soddisfazione piena per l’ammissione come parti civili dei tanti azionisti e obbligazionisti che hanno visto perdere i loro risparmi. Ma soprattutto, soddisfazione massima per l’ammissione come responsabile civile della vecchia banca. Come Unione nazionale Consumatori, siamo pronti già da domattina a intavolare una trattativa con il commissario liquidatore della banca per trovare un accordo per il risarcimento di quanto perso. Se l’accordo dovesse esserci, siamo pronti ad uscire dal processo».

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