Fabrizio Vergari, neo presidente dell’Unione
Fumata bianca a Comunanza, nella sede dell’Unione Montana dei Sibillini. Ieri, 15 ottobre, 9 degli 11 sindaci che ne fanno parte hanno individuato nel sindaco di Santa Vittoria in Matenano Fabrizio Vergari quale successore di Onorato Corbelli, ex sindaco di Montemonaco. Due gli astenuti, Alvaro Cesaroni di Comunanza e Adolfo Marinangeli di Amandola, usciti dall’aula prima del voto. In buona sostanza si tratta dei primi cittadini dei Comuni più popolosi che insieme rappresentano oltre il 50 per cento della popolazione coinvolta. Antonio Del Duca, sindaco di Montedinove, è il vice presidente e assessore insieme con Giorgio Grifonelli di Montefalcone Appennino, Domenico Ciaffaroni di Montefortino e Francesca Grilli di Montemonaco.
Il sindaco di Comunanza Cesaroni
Parla di uno strappo il neo presidente Vergari, che c’è stato ma che è sua intenzione ricucire nell’interesse del territorio. Anche se Cesaroni è lapidario sul motivo che lo ha spinto a tirarsi fuori dalla consultazione, adducendolo alla non condivisione del metodo e di un programma riguardo al quale Comunanza non ha potuto offrire nessun contributo. Per Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, «l’asse è spostato decisamente sul versante fermano». «Ciò nonostante -aggiunge- ho votato perché è giusto dare un esecutivo alla popolazione. Poi deciderò caso per caso se appoggiare o meno i provvedimenti che ci verranno sottoposti».
Si profila dunque uno scenario per nulla ottimista laddove l’organo di governo è chiamato, tra le altre cose, alla ormai prossima realizzazione del Distretto Sanitario dei Sibillini, che si era arenato proprio sulla scelta dell’Area Vasta a cui afferire, se la 4 del Fermano o la 5 del Piceno.
M.N.G.
Marinangeli di Amandola
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