di Andrea Ferretti
In vista delle elezioni per il rinnovo dei comitati di Sestiere della Quintana di Ascoli, è arrivata la terza lista. Dopo quelle presentate sabato sera a Porta Romana e Porta Tufilla, stamattina domenica 20 ottobre è toccato al console della Piazzarola, Luigi Morganti, consegnare la ricevuta a Fulvio Giovannetti, candidato caposestiere di un gruppo di persone (il caposestiere uscente Enrico Celani in primis) che è la prosecuzione di ciò che resta del vecchio comitato dopo le dimissioni di inizio 2019 di sei membri, compreso l’allora caposestiere Amedeo Lanciotti. Questi ultimi fanno parte della lista antagonista, che sarà presentata a questo punto lunedì 21 ottobre, con Carlo Bartoli candidato caposestiere.
Domenica di religioso silenzio negli altri cinque Sestieri. A questo punto, tutti coloro che varcheranno in extremis (lunedì dalle ore 18 alle 20) la soglia delle sedi di Sestiere un rischio lo corrono. Cosa succede se all’ultimo momento viene rilevata qualche irregolarità nella presentazione della lista o della singola candidatura? I consoli alle ore 20 in punto chiudono i battenti e se ne tornano a casa: chi si è visto, si è visto. Non basta infatti lasciare un foglio, ma il console deve verificare se tutti i candidati (di lista o singoli) sono regolarmente iscritti all’albo di Sestiere, idem i firmatari delle candidature che, nel caso di una lista, sono almeno quaranta. A Porta Tufilla, dove Matteo Silvestri attende l’ultimo giorno per presentare la sua lista, l’ha già fatto Giulio Nicoletti, candidato caposestiere del gruppo cosiddetto “Tufilla Patria Nostra”.
«Siamo quintanari con un’idea precisa e condivisa di Sestiere. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una gestione che non abbiamo condiviso – dice Giulio Nicoletti – e che ha determinato la nascita stessa del nostro gruppo: disaffezione alle attività di Sestiere per via delle spaccature che hanno allontanato tanti quintanari, poco spazio ai giovani, mancanza generale di entusiasmo e quando c’è stata la necessità di compiere delle scelte emergenziali, come quella che ha portato un ragazzo esordiente a correre la quintana per Porta Tufilla, abbiamo visto tutti come è andata a finire. La nostra comunità, secondo noi, ha bisogno di un progetto nuovo e alternativo. I nostro obiettivi – aggiunge – sono quelli di sempre: sostenere Massimo Gubbini affinché torni presto a regalare vittorie a Porta Tufilla, dire stop alle riunioni a porte chiuse per un Sestiere più inclusivo e aperto, integrare i più giovani per renderli partecipi delle scelte del comitato, dare forza al progetto di crescita del gruppo musici e sbandieratori, anche per tornare ad essere competitivi nelle gare interne, e ricostruire un rapporto di collaborazione e fiducia tra Sestiere ed esercizi commerciali del nostro quartiere».
Oltre a Piazzarola e Tufilla, nella settimana che si è chiusa anche a Porta Romana è stata presentata una lista capeggiata da Luigi De Santis e una candidatura singola (Vincenza Baiocchi), che finora è anche l’unica di queste elezioni quintanare 2019. In rampa di lancio, con la lista pronta da giorni e il loro nome in testa: Marco Regnicoli (Porta Maggiore), Attilio Lattanzi (Porta Solestà) e Mariangela Gasparrini (Sant’Emidio).
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