di Franco De Marco
(foto Andrea Vagnoni)
«Noi chiediamo solo dignità per il patrimonio artistico della città. Non crediamo che sia dignitoso effettuare i banchetti all’interno della Pinacoteca». Dante Fazzini, notissimo pittore ascolano, ha condotto questa sera il breve flash mob in piazza Arringo per dimostrare contro l’uso della Pinacoteca, e dei luoghi d’arte pubblici in generale, per pranzi e cene. Ha partecipato un centinaio di persone. Con in mano una candelina , un biscottino o una patatina fritta e, pochi per la verità, un dipinto.
Tutto simbolico, è evidente, a dimostrare il dissenso più profondo contro la decisione del Comune di utilizzare la Pinacoteca anche per i banchetti. La scintilla che ha fatto scoppiare il caso, con eco anche sugli organi di informazione nazionale, è stata la cena del Soroptimist. «Io non rappresento nessuno e dico subito che non mi candiderò con nessuno. – ha detto Fazzini – Questa non è una vetrina per nessuno. Siamo solo cittadini che esternano un dissenso. E’una manifestazione pacifica esclusivamente a scopo artistico. Siamo cittadini con la schiena dritta non sono d’accordo con la scelta del Comune. In Italia si sta formando un movimento molto vasto a difesa del patrimonio artistico e contro un uso privatistico che mette a rischio l’integrità delle opere d’arte. Dicono che queste cerimonie si svolgono dovunque. Non è vero. Dicono che la sicurezza è garantita. Non è vero».
Tutti in posa per le foto di rito. «La manderemo a Tomaso Montanari», ha detto Fazzini. Montanari è lo storico dell’arte che sta conducendo a livello nazionale una battaglia per la difesa delle opere d’arte pubbliche. Tra i presenti artisti come Marisa Korzeniecki, Nazza Luzi, Lucio Alfonzi, rappresentanti delle associazioni cittadine come Gaetano Rinaldi di Italia Nostra, Nazzareno Galanti del Comitato Antidegrado, Paolo Prezzavento di Legambiente, l’ex assessore comunale Davide Aliberti, l’altro ex assessore comunale Sestilio Meloni e tanti altri.
Il flash mob o presidio che dir si volglia è durato un quarto d’ora. Fazzini ha dato appuntamento ad altri interventi simili. «Anch’io ritengo – ha concluso leggendo gli articoli di legge che impongono il rispetto e la salvaguardia del patrimo artistico collettivo – che il Comune debba nominare, come la proposto il Comitato antidegrado, un commissario al degrado per combattere le tante situazioni esistenti in città». Al di là della manifestazione, però, una migliore regolamentazione dell’uso delle sale pubbliche per banchetti privati, appare indispensabile.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati