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Polizia Locale sotto organico
ma per il degrado è tolleranza zero

SAN BENEDETTO - Presentato dal comandante Coccia e dal sindaco Piunti il bilancio dell'attività 2017. Porto e movida, osservati speciali. Le priorità per il nuovo anno
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Il comandante della Polizia municipale di San Benedetto, Giuseppe Coccia, e il sindaco Pasqualino Piunti

Sempre di meno con sempre più compiti. Il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Coccia, non lo dice apertamente, ma le parole del sindaco Pasqualino Piunti – presente alla conferenza durante la quale si illustrano i dati del 2017 – non lasciano dubbi: «Abnegazione, impegno e professionalità. Il tutto in condizioni a volte non ottimali – dichiara subito Piunti – sappiamo che la nostra Polizia municipale opera sotto organico e con poche risorse. Speriamo di porvi rimedio al più presto coprendo i tre posti di chi è andato in pensione e confermiamo l’assunzione di 10 unità per la stagione estiva. Per quanto riguarda il fenomeno della movida diciamo grazie alle forze dell’ordine per la grande collaborazione prestata. Per nostro conto continueremo la strada del dialogo. Per chi non rispetta le regole niente persecuzioni, ma…».

Un “ma” che lascia capire come le sanzioni saranno la risposta ultima a un fenomeno – che potremmo definire di “disagio giovanile”, se non fosse che siamo stati tutti giovani – che ha creato non pochi problemi nelle ultime stagioni.

Prima di “dare i numeri”, il comandante Coccia illustra alcuni dati da porre in evidenza. Il fenomeno del decoro in zona portuale, con lo sgombero di abusivi e roulotte, e il contenimento della movida. L’adozione del Targa system, che ha permesso un immediato controllo di assicurazione e revisione dei veicoli e che ha portato alla scoperta, rispettivamente, di 241 e 61 infrazioni. Si aspetta l’ordinanza sulle biciclette per intervenire sul fenomeno dell’abbandono, così come si sta rinnovando il Patto di sicurezza con la Prefettura. Maggiori controlli per le sale di slot machines e ancor più stringente la presenza nella zona della movida.

«Per quest’ultimo fenomeno è anche il caso di passare dalle ordinanze temporali a un vero e proprio Regolamento – sottolinea Coccia – presto rileveremo gli incidenti stradali direttamente con supporti elettronici. Cercheremo di avere un rapporto sempre più stretto con i Comitati di Quartiere e le associazioni sul territorio e attiveremo le segnalazioni (dei cittadini, ndr) condivise. Infatti faremo in modo, in accordo con gli altri uffici comunali, che al cittadino venga consegnato un codice affinché possa seguire, da casa e sul suo pc, a che punto è la sua segnalazione».

Insomma, si cercherà l’aiuto dei cittadini per ovviare alle carenze di organico e al sempre maggiore carico di lavoro e burocrazia che grava sui vigili urbani di San Benedetto. «Conoscendo altre realtà posso affermare che non siamo secondi a nessuno» conclude così il sindaco Piunti.

(epi)


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1 commento

  1. 1
    Fabio Felicetti il 21 Gennaio 2018 alle 6:21

    Va totalmente rivista la Legge 65/1986 e successive modifiche – i vigili urbani vanno arruolati tra chi ha prestato almeno 5aa di servizio attivo nelle ff.aa. e/o nelle ff.oo. – deve essere preferito chi ha servito in determinati reparti (celere, volante, stradale, battaglioni cc, radiomobile cc, ecc.) – e credo che nelle citta’ con =+15.000 ab il servizio debba essere obbligatoriamente armato

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