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Omicidio Albertini, la Cassazione
rimanda gli atti a Perugia:
sconto di pena in arrivo per Giobbi

ROMA - I giudici della Suprema Corte hanno rimandato gli atti al tribunale umbro per rideterminare la pena da applicare al tabaccaio ascolano condannato per la morte seguita al pestaggio in piazza del Popolo. Confermati invece i 12 anni a carico del pugliese Chirico
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Il “Palazzaccio” sede della Corte di Cassazione

Colpo di scena nella vicenda dell’omicidio dell’ascolano Giovanni Albertini, morto a seguito di un pestaggio in piazza del Popolo avvenuto il 17 gennaio del 2016 . La Corte di Cassazione, al termine dell’udienza svoltasi oggi a Roma, ha deciso di rimandare gli atti alla Corte di Appello di Perugia per rideterminare il trattamento sanzionatorio (la pena, ndr) da applicare al tabaccaio ascolano Giorgio Giobbi che in primo grado era stato condannato a 2 anni aumentati a 11 anni e 8 mesi in Appello ad Ancona. Una vittoria, seppure parziale, quindi della difesa rappresentata dagli avvocati Federico Cecconi e Sergio Liberati (supportati anche da Alessio De Vecchis) che comunque aveva puntato ad una assoluzione completa del loro assistito. Si va verso quindi uno sconto di pena che i giudici umbri dovranno applicare in base al dispositivo dei colleghi della Cassazione che deve essere ancora reso noto. La difesa in particolare aveva contestato l’aggravante della recidiva che non era stata chiesta dal pm in primo grado, né appellata ad Ancona, ma poi applicata dai giudici dorici di secondo grado. Confermata invece la pena di 12 anni a carico del pugliese Damiano Chirico che diventa quindi definitiva.


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