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Ex Carbon, si avvicina la bonifica
Volumetrie destinate a scendere

ASCOLI - Al tavolo di concertazione di questa mattina la vice presidente Anna Casini ha ribadito l'urgenza di far partire il risanamento della cosiddetta "vasca di prima pioggia" al centro dell'infrazione comunitaria a carico dell'Italia. Il sindaco Castelli: «Incontro positivo, aspetto il via libera della Provincia»
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L’area degli altiforni

Ex Carbon, si avvicina l’ora della bonifica dell’ex discarica interna al sito oggetto della sanzione dell’Unione Europea all’Italia per il mancato risanamento ambientale. Questa mattina, anche per questo motivo, si è riunito di nuovo il Tavolo di concertazione del sito produttivo convocato dal sindaco Guido Castelli. 
Per la Regione Marche, secondo quanto riferisce una nota diffusa dal governo regionale, ha partecipato la vice presidente Anna Casini, che ha riconfermato il “ruolo guida” da parte della Giunta regionale nella gestione dell’intervento sulla “vasca di prima pioggia”. A seguito del commissariamento del Comune, da parte della Regione, per le inadempienze relative alla bonifica della vasca di prima pioggia, era stato nominato (nel marzo 2016) come commissario straordinario il dirigente regionale Cesare Spuri. Il 19 dicembre scorso, invece, il presidente Luca Ceriscioli ha siglato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente destinando 7,7 milioni di euro alla bonifica della “vasca”. Nel corso dell’incontro odierno, infine, dedicato a informare il tavolo dei tempi del rilascio della valutazione ambientale da parte della Provincia di Ascoli e al finanziamento ministeriale, la vice presidente ha ribadito l’urgenza di avviare il recupero, anche a fronte dell’infrazione comunitarie che grava sull’area. «La Regione -informa una nota del governo regionale- ha sollecitato chiarezza nella tempistica, nella volontà e nella capacità di procedere al recupero di un’area definita strategica per lo sviluppo e la riqualificazione della città di Ascoli Piceno. Il Comune dovrà ora approvare il Piano attuativo per consentire ai privati di iniziare le opere di bonifica». Alla luce del finanziamento pubblico destinato a risanare un inquinamento ricadente su un sito privato, in base a quanto previsto dalle delibere comunali, scenderanno le volumetrie private (per residenze e altro) inizialmente indicate nel progetto. Non si esclude nemmeno l’apposizione di un vincolo ipotecario su parte dell’area da parte della Regione a fronte delle somme milionarie erogate per la bonifica di parte del sito. Anche il sindaco Castelli commenta favorevolmente la riunione odierna: «È stata una riunione positiva -dice- anche se sapremo solo mercoledì se finalmente la Provincia sbloccherà la pratica relativa allo screening “Via Vas” che da mesi sta bloccando l’avvio della bonifica. Regione e Provincia in questi anni non hanno certamente brillato per collaborazione. Da quando sono sindaco, infatti, abbiamo registrato innumerevoli tentativi di complicare, con cavilli e differimenti, una pratica sicuramente complessa ma rispetto alla quale il PD ascolano non ha mai nascosto ostilità e pregiudizio. Dopo la Sentenza della Corte di Giustizia Europea che ha sanzionato la vasca di prima pioggia, l’atteggiamento della Regione è certamente cambiato. Forse anche perché la Regione, sul piano teorico, potrebbe essere chiamata a rifondere gli importi che semestralmente l’Italia corrisponde all’Europa per effetto della sanzione.

La ciminiera dell’ex Carbon

La Regione questa mattina ha pure “svelato le carte” del finanziamento concesso dal Ministero dell’Ambiente per la messa in sicurezza della vasca di prima pioggia. In caso di inerzia del soggetto responsabile dell’inquinamento (Sgl Carbon Group secondo l’istruttoria della Provincia) sarà la regione a sostituirsi appaltando direttamente le attività di bonifica. Successivamente la Regione dovrà rivalersi sul soggetto tenuto alla bonifica, ripetendo le somme o costituendo un “onere reale” sul sito bonificato a garanzia delle somme spese. Non si tratta quindi di un finanziamento ma di un’assegnazione finanziaria disposta dal Ministero dell’Ambiente che sarà attivato in caso di mancata bonifica da parte dei privati. Il problema è che i privati vorrebbero avviare la bonifica ma attendono che mercoledì la Provincia dia il proprio assenso alla pratica di screening. Chi vivrà vedrà. Per il resto solo una cosa è certa: continueremo a batterci per liberare dall’inquinamento un’area così importante e centrale per la nostra Città esattamente come abbiamo fatto, in totale solitudine, in questi ultimi anni. Anni di burocrazia e di complicazioni che il cittadino ascolano non riesce a comprendere»

 


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3 commenti

  1. 1
    Marco Ticchiarelli il 22 Gennaio 2018 alle 15:16

    Si avvicina la bonifica,è chiaro,ogni giorno che passa,il 2980 è sempre più vicino,e con lui la bonifica dell’area…Dai,che ci siamo…

  2. 2
    Loris Capriotti il 22 Gennaio 2018 alle 15:56

    Forse per “bonifica” intendeva la famosa strada che costeggia l’Ascoli -mare…

  3. 3
    Mirco Pistolesi il 22 Gennaio 2018 alle 16:52

    Io ce l’ho un colpevole per tutto.

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