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Giornata della memoria
Shindler ospite speciale

SAN BENEDETTO - Gli appuntamenti del 27 gennaio: all'auditorium comunale verrà proiettato per la prima volta il documentario "My war is not over" dedicato alla vita del "cacciatore di ricordi". All'Ipsia "Guastaferro" installazioni basate su "Arpad Weisz, dallo scudetto ad Auschwitz”
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“In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.

La Giornata della Memoria di San Benedetto prevede diversi appuntamenti. In collaborazione con la Fondazione “Libero Bizzarri”, è in programma una chicca assoluta: per la prima volta dopo l’esordio al Torino Film Festival verrà proiettato il documentario “My war is not over” di Bruno Bigoni (auditorium comunale, sabato 27 gennaio ore 10,30). Il film è dedicato alla vita e all’opera di Harry Shindler, ex soldato inglese che ha aiutato decine di famiglie a scoprire cosa è successo in guerra ai loro defunti, sottolineando così il valore della memoria, della perseveranza e dei legami. Tra i tanti a cui ha dato supporto vi è anche una star, Roger Waters dei Pink Floyd, che grazie a lui è riuscito a trovare il punto esatto in cui morì il padre soldato. Per la sua meritoria opera, Shindler è stato insignito della cittadinanza onoraria di San Benedetto, città dove vive da tempo. Il Nostro sarà presente in sala e converserà con la professoressa Gioia Di Cristofaro Longo alla presenza di alcune classi degli istituti comprensivi della città.

Harry Shindler

Altro evento, sempre nella mattinata del 27 gennaio, all’Ipsia “A. Guastaferro”. Alla luce delle parole di H. Arendt: “Il suddito ideale del regime totalitario non è il nazista convinto oppure il comunista convinto, ma la persona per la quale non c’è più differenza tra realtà e finzione, tra il vero e il falso”, si è cercato un filo conduttore che legasse insieme alcune iniziative messe attivate nei locali della biblioteca d’Istituto. Si è partiti dalla proiezione del documentario “Arpad Weisz, dallo scudetto ad Auschwitz”, alla realizzazione di grafiche ideate dal settore audiovisivo, alla predisposizione di un tavolo su cui hanno trovato posto romanzi e saggi selezionati, da offrire a consultazioni e letture. Lo spirito dell’iniziativa è stato caratterizzato dalla volontà di superare il vuoto momento rituale, per cogliere la viva attualità di quella citazione esplicativa di quel periodo, ma anche illuminante interpretazione della condizione presente, sempre più in bilico fra finzione e realtà , per ciò sempre più esposta a totalitarismi di qualsiasi natura.

 


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