di Maria Nerina Galiè
Sono oltre 1.000 le firme raccolte nella petizione lanciata da L’Ancora, insieme con Radio Ascoli, La Voce delle Marche e La Vita Picena, per chiedere alla Società Autostrade per l’Italia di non far pagare il pedaggio nel tratto di A14 interessato dagli ormai ben noti lavori e dai disagi causati dal sequestro preventivo di alcuni viadotti, portato avanti dalla Procura di Avellino. Ne danno notizia con soddisfazione i responsabili delle testate giornalistiche delle Diocesi di San Benedetto, Fermo e Ascoli.
L’iniziativa non ha solo prodotto sottoscrizioni, che si velocizzano di pari passo con i rallentamenti in autostrada. Ha anche dato voce a chi tutti i giorni deve vedersela con code e deviazioni e, nel metterci il nome, ha addotto motivazioni più che valide. «Non è plausibile dover pagare un intero pedaggio per un tratto di strada che non offre più comodità e vantaggio», è la frase più gettonata. Recentemente è intervenuto sulla questione anche il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, sottolineando come la Regione si stia interessando attivamente per sbloccare l’impasse: «Stiamo lavorando e speriamo al più presto che si possa concludere questo percorso perché noi paghiamo un prezzo enorme».
A strozzare ulteriormente la viabilità c’è il fatto che, nel sud delle Marche, l’A14 sia ancora a due corsie. Per il presidente Ceriscioli la terza corsia «è una prospettiva da riaprire, ci stiamo provando da inizio mandato. E’ un peccato che si sia interrotta a Porto Sant’Elpidio. So che si sta attivando anche su questo un percorso interessante». Intanto il caos in A14 ha suscitato l’attenzione dei media nazionali. Da Striscia la Notizia a Studio Aperto. I giornalisti di quest’ultimo, in particolare, hanno sentito il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, il quale ha sbottato: «Non abbiamo più voglia di subire, se sarà necessario ci muoveremo facendo una manifestazione eclatante proprio nei pressi dell’autostrada».
Disponibile ad una manifestazione di protesta si è detto anche il primo cittadino di Porto San Giorgio Nicola Loira. Mentre il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha già detto: «Il rischio è che questo Natale lo trascorreremo in solitudine». Perché, alla sola idea di restare imbottigliati nell’inferno di auto e tir, i turisti potrebbero scegliere altri lidi per passare le feste. Il caos del ponte dei Santi è stato solo un assaggio di quello che potrebbe avvenire durante l’esodo natalizio.
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