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Da Ceriscioli aut aut
a Governo e Parlamento:
«C’è la volontà di ricostruire?»

ASCOLI - Alla libreria Rinascita lo sfogo del presidente della Regione: «Senza modifiche il Decreto sisma è vuoto. Chiediamo la proroga del personale degli Uffici ricostruzione e procedure più snelle: in base alle norme la ricostruzione può andare a velocità 1 o 10»
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di Renato Pierantozzi

Solo quando affronta il tema del sisma, durante il rendiconto sul fondi stanziati in quattro anni per il Piceno, il presidente della Regione Luca Ceriscioli, oggi ad Ascoli, perde il suo proverbiale aplomb, alza la voce e sbotta. «Il Decreto all’esame del Parlamento -sbotta avendo a fianco la vice presidente Anna Casini– deve cambiare altrimenti è un disastro ed è un Decreto vuoto. Come Regione abbiamo sempre fatto proposte a tutti i governi, da Renzi per quel poco che c’è stato, a Gentiloni, Conte 1 e Conte 2 e questa volta anche con dei costi per non passare come omissivi. La penultima volta avevamo invece fatto proposte a costo zero. Il problema non sono le assenze dei parlamentari il giorno del lunedì, ma quello che accade il martedì…».

Ma quali sono in nodi? «Non c’è niente sulle proroghe del personale degli Uffici speciale per la ricostruzione -afferma- con i tecnici che piano piano se ne vanno perché magari vincono concorsi perché sono bravi. E poi c’è il discorso delle autocertificazione da parte dei professionisti privati che sono facoltative, dei Comuni che non si sono presi la gestione del sisma e dei 6 controlli dell’Anac che portano a 22 i passaggi burocratici rispetto ai 16 previsti per le autorizzazioni delle opere normali».

Ceriscioli è un fiume in piena e parla anche dei project financing, dei commissari straordinari e del ricorso alle procedure negoziate per gli appalti. «Abbiamo chiesto -dice sempre il presidente- di poter applicare il limite comunitario di 5 milioni di euro per le procedure negoziate al posto di quello italiano che è di 250.000 euro. Ciò ci permetterebbe di fare le gare in due mesi invece che in un anno. I project financing hanno il vincolo del 49% del contributo pubblico e nel caso delle scuole anche altri vincoli sulla destinazione futura dei vecchi edifici. Cose incredibili. Sui commissari sono stati sempre nominati sindaci nel caso di Genova e di Venezia, mentre per il sisma non è accaduto la stessa cosa. L’ordinanza per le aree camper è stata “covata” un anno dal commissario. C’è la volontà di cambiare le norme per aumentare la velocità della ricostruzione portandola da 1 a 10 o invece non si vuole ricostruire?».


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