di Franco De Marco
«Io come sindaco e tutta la mia maggioranza siamo distanti da qualsiasi nostalgia o attività di carattere antidemocratico. L’ho dichiarato e lo ripeto. Ho partecipato e continuerò a partecipare alle manifestazioni che ricordano Ascoli città insignita della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana».
Questa, in sintesi, la risposta che oggi pomeriggio il sindaco Marco Fioravanti ha dato al capogruppo del Pd in Consiglio comunale Francesco Ameli, che aveva presentato una interrogazione sullo squallido caso della cena “fascista” del 28 ottobre scorso in un ristorante di Acquasanta Terme. Il primo cittadino, nel ricostruire i suoi movimenti di quel giorno, ha anche “scagionato” il vice sindaco Gianni Silvestri presente anche lui, insieme al sindaco, a quella cena. «Ero stato invitato – ha detto Marco Fioravanti – ad una riunione di partito per discutere della ricostruzione post sisma. In precedenza avevo partecipato ad una riunione amministrativa nella Casa della Gioventù e al termine avevo pregato il vice sindaco di accompagnarmi ad Acquasanta. Faccio anche notare che subito dopo essere stato eletto sindaco mi sono dimesso da portavoce di Fratelli d’Italia e ho dismesso la casacca di partito per poter rappresentare tutta la città. Ho subito chiarito la mia posizione anche al presidente dell’Anpi per tutelare l’immagine della città. Ribadisco il mio impegno a rispettare tutti i caduti delle guerre». Ma l’interrogante non si è dichiarato soddisfatto annunciando la presentazione di una mozione sull’argomento. «Allora sindaco – ha detto Francesco Ameli tornando a pungere – Fratelli d’Italia le hanno teso un’imboscata? Non mi ha risposto se intende dimettersi a seguito di questa vicenda…».
IL CASO START PLUS – In apertura il Consiglio comunale si è occupato di altre due interrogazione. Il sindaco Marco Fioravanti, sollecitato a dare una risposta all’interrogazione di Antonio Canzian e Emidio Nardini (Ascolto & Partecipazione) sul Cda “politicizzato” di Start Plus con la nomina di due consiglieri comunali. «C’è la totale fiducia nei confronti del presidente della Start Plus – ha detto il primo cittadino – Sono stati inseriti nel Cda due membri capaci, competenti e rappresentativi. Tra l’altro si tratta di due membri che non hanno una tessera di partito ma esponenti di movimenti civici. Contano solo le competenze e i risultati. La Start sta lavorando bene e il bilancio della società è in utile». Insoddisfatto Antonio Canzian: «Non c’è nessun modo nuovo di amministrare la città. E’ vero che i due sono stati eletti in liste civiche ma liste civiche guidate da ex consiglieri o assessori comunali».
Della situazione universitaria in città si è parlato a seguito dell’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle con i consiglieri Massimo Tamburri e Eleonora Camela per sollecitare un cambio di passo all’interno delle società partecipate dall’Arengo. Il sindaco ha smentito nettamente i dati illustrati dal M5S secondo i quali gli universitari ad Ascoli sono scesi da 3.000 nel 2012 a 1.000 nel 2019 con forte riduzione dei corsi.
«I corsi di laurea – ha controbattuto il primo cittadino – sono aumentati da 18 del 2012 a 25 del 2019. Gli studenti sono passati da 3.000 nel 2012 a 2.500 oggi in presenza di un trend nazionale percentualmente più alto rispetto al capoluogo piceno». Marco Fioravanti ha ricordato come gli eventi sismici e la scarsità di alloggi hanno sicuramente frenato la presenza universitraia. «Con il Cup (presente in aula il presidente Achille Buonfigli, ndr) – ha quindi annunciato il sindaco – stiamo lavorando a importanti progetti per favorire l’accoglienza degli studenti: recupero di immobili e sviluppo dello studentato». Il capogruppo del M5S ha definito fallimentare la gestione delle partecipate del Comune in particolare per Ascoli Servizi Comunali ( rifiuti e illuminazione).
IL PROGRAMMA DI MANDATO – Poi è stata la volta della presentazione delle linee programmatiche del sindaco Marco Fioravanti. Anche qui non sono mancate fibrillazioni tra maggioranza e minoranza. Il primo cittadino ha illustrato i 6 macro obiettivi con i sotto obiettivi relativi alla visione di Ascoli nel futuro. «La nostra idea di città è scaturita dal programma elettorale -dice il sindaco- E’ imminente la pubblicazione di un bando per prevedere sostegni economi alle imprese che legano la loro attività al brand territorio. Non c’è miglior luogo di Ascoli per investire con dieci motivi per farlo. C’è un progetto anche per il rilancio del centro storico con una serie di azioni. Stiamo effettuando incontri con la Sana per la riduzione delle tariffe. Sul centro storico giochiamo una grande partita. Sulla ricostruzione post terremoto siamo tutti critici verso il decreto del Governo visto che c’erano molte aspettative, ma sull’edilizia privata si scaricano le responsabilità ai professionisti. Se si aspetta 10 anni troveremo il deserto». Tra le proposte del sindaco c’è anche un
“Centro di incubatoio delle imprese” e un progetto per la valorizzazione di colle san Marco con la realizzazione di un parco avventura con percorsi aerei, pareti per arrampicate e altro. Anche sullo Squarcia si pensa all’ attività equestre durante tutto l’anno. Critica la minoranza. L’ex candidato sindaco del centrosinistra. Pietro Frenquellucci, accusa: «E’ un programma di 40 pagine -accusa- dove sembra che Ascoli sia una città molto ricca. Dove sono le risorse? Solo dieci righe per l’ex Carbon. Mancano le priorità. E i parcheggi sono un grande bluff». «Manca una prospettiva -rincara Francesco Ameli (Pd)- manca la direzione. Libro dei sogni. Dopo il grande Bleck il grande bluff». Da Alessio Pagliacci, capogruppo della lista “Forza Popolare” arriva un appello all’unità: «Noi siamo il capoluogo più disastrato dal terremoto rispetto a Rieti, Teramo, Macerata, fermo. Dobbiamo far sentire una voce univoca», dice.
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