Chiude la sua intensa attività nel 2019 l’associazione “ascolipicenofestival” con un originale concerto-conferenza, pensato insieme a Slow Food, in collaborazione con il Comune di Ascoli. Appuntamento mercoledì 11 dicembre (ore 18, ingresso libero) nel foyer del Teatro Ventidio Basso. “Slow mood”, ovvero piacevoli stati d’animo: musiche, pensieri e parole a trent’anni dalla nascita di “Slow Food”, l’associazione internazionale che si batte per un cibo “buono, pulito e giusto” nel rispetto di biodiversità e salute.
La musica è quella eseguita al pianoforte dalla professoressa Emanuela Antolini, presidente e coordinatrice artistica di “ascolipicenofestival”. Le parole sono quelle del professor Antonio Attorre, collaboratore storico di Slow Food, docente dell’Università Politecnica delle Marche, giornalista, scrittore e coautore della guida “Osterie d’Italia 2020”. Ma sarà anche l’occasione per uno scambio di auguri: brindisi con i vini di Emidio Pepe di Torano (Teramo).
L’associazione “ascolipicenofestival”, che nel corso di quest’anno ha proposto agli appassionati di musica ben tredici concerti – la gran parte con il Festival di settembre – con la partecipazione di 26 artisti, provenienti da tutto il mondo, chiama a raccolta soci e non soci rafforzando anche la collaborazione con Slow Food. Il fil rouge che unisce? L’attenzione. E’ questa la parola chiave di “Slow mood”. Attenzione nell’ascoltare la musica. Attenzione nella scelta del cibo. Con denominatore comune il benessere mentale e fisico. Musica e cibo sano come medicine – prendendo a prestito un celebre slogan pubblicitario di Carosello – contro il logorio della vita moderna. Proviamoci.
Emanuela Antolini eseguirà in particolare brani di Dustin O’Halloren, musicista e compositore americano, forse ancora poco conosciuto, considerato un maestro del post minimalismo, pluripremiato, autore di colonne sonore importanti come quella del film “Marie Antoniette” di Sofia Coppola, un passato nella band dream pop americana Dévics, poi ispirato da Chopin, Satie e Debussy e compositore di melodie dolci e malinconiche decisamente adatte alla meditazione e ad essere accompagnate, guarda un po’, al buon mangiare e al buon bere.
Antonio Attorre parlerà del Manifesto Slow Food, comparso sul “Gambero Rosso” il 3 novembre 1987, e più che mai d’attualità contro la fast life, la omologazione del cibo e la sudditanza dalla grande distribuzione. Il piacere del lento godimento sia a tavola, scegliendo le produzioni locali, sia in musica. Si soffermerà anche sulle presenze del Piceno e delle Marche nella guida “Osterie d’Italia”, una sorta di bibbia gastronomica che cerca di valorizzare luoghi di buon cibo ma anche dell’anima. Nel corso della serata verranno letti, dal tre studentesse, alcuni brani di Joyce Lussu riferiti alle Marche, scritti in occasione della prima edizione della guida “Osterie d’Italia”.
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