di Franco De Marco
E se si potesse volare dal Piceno fino in Germania o in Croazia oltre che in Italia? Sì, si potrebbe, con l’idrovolante, almeno secondo i promotori del progetto. Torna, seppur modificato, il sogno dell’aeroporto (oggi idrosuperficie) del Piceno. Non è una boutade ma un progetto, già ben studiato, che potrebbe essere realizzato addirittura per la prossima estate. «Sarò un sognatore ma ci credo – dice il presidente della Camera di Commercio di Ascoli Gino Sabatini che studia da tempo l’idea – Ci sono le condizioni per concretizzare questo progetto che potrebbe dare al territorio piceno e marchigiano un positivo ritorno in termini di turismo. C’è tutta una rete, in Europa, che utilizza gli idrovolanti. Questo tipo di turismo esiste e si sta sviluppando. Sì, sarebbe possibile ad esempio, un volo dal Lago di Gerosa al Lago di Costanza in Germania».
L’idroscalo, o idroporto o idrosuperficie, individuato è quello del Lago di Gerosa in territorio di Comunanza. «L’idrovolante – dice ancora Sabatini – è utilizzato in numerose località. Ad esempio al Lago d’Iseo. Ci sono turisti stranieri che usano questo mezzo. Se riuscissimo a portare nel Piceno, per cominciare, anche poche centinaia di turisti stranieri, sarebbe tutto di guadagnato. Dobbiamo guardare avanti. Abbiamo studiato il progetto e vi assicuro che non è per nulla campato in aria. Abbiamo coinvolto numerosi enti. Ci sono già le disponibilità di Comuni e enti vari». Ci sarebbe già pronta una compagnia che mette a disposizione mezzi e personale. Gli idrovolanti più grandi possono trasportare una ventina di viaggiatori. Quelli più piccoli una decina. Domani mattina venerdì, con inizio alle 10,30, nella Sala Gialla della Camera di Commercio, il progetto viene illustrato e sviscerato. Tema della discussione: «Avioturismo. Le idrosuperfici nel futuro del Piceno». Dopo il presidente Sabatini prende la parola Cesare Rossi, esperto di aviosuperfici, presidente dell’Università Popolare del Mediterraneo, sul tema “Valorizzazione e promozione del territorio. Azioni di cooperazione con il supporto dell’avioturismo internazionale». Inutile dire che questa idea suscita molta curiosità. Da molti anni circola l’idea dell’aeroporto del Piceno. Ricordate? Nacque addirittura una società pubblico-privata, dentro anche il Comune di Ascoli, la Società Aeroporto del Tronto, per l’ampliamento delle piste di volo della ex Società Elicotteristica Italiana di Monteprandone. Si puntava ad un vero aeroporto. Poi il sogno è tramontato. Anche per l’aviosuperficie di Montegiorgio “Guido Paci” si parlava di un servizio aereo. Tramontato anche questo sogno. Di idrovolanti si parlò pure per il Lago di Caccamo in provincia di Macerata. Ci riuscirà Sabatini, che è una persona concreta, a far decollare il progetto? Aspettiamo.
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