E’ morto, oggi 27 dicembre intorno alle ore 12 nel reparto Rianimazione dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, Ferdinando (Fernando per tutti) Malloni, 67 anni, marito di Patrizia Palanca, preside dell’Iis “Ceci-Fermi-Sacconi” di Ascoli. L’uomo, docente di matematica all’istituto paritario “Scuola domani” di Ripatransone, consulente informatico e socio-fondatore della nota azienda ascolana “Sistema Ufficio”, era stato vittima di un incidente stradale accaduto sulla Salaria poco prima di Acquasanta, dove abitava, all’altezza della stazione di servizio “Q8” la notte tra il 21 e 22 dicembre mentre stava tornando a casa insieme con la moglie dopo aver trascorso una serata ad Ascoli.
La sorte ha voluto che i due viaggiassero su due auto diverse. Lui, alla guida della sua Golf Volkswagen, ha impattato in modo violento contro una Lancia Ypsilon che usciva dal distributore. All’arrivo dei soccorsi le condizioni del professore, seppur gravi, non erano apparse disperate tanto che prima di essere caricato sull’ambulanza (intervenuta sul posto insieme ai Vigili del fuoco) ha rivolto parole di conforto alla moglie, che ha assistito impotente alla terribile scena. La situazione è peggiorata subito dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
Malloni è entrato in coma e non si è più ripreso, fino al decesso. Ora la salma è stata composta all’obitorio del nosocomio ascolano ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono in tantissimi, e in tutta la provincia, a piangere il 67enne e a volersi stringere al tremendo dolore della moglie e dei due figli. La tragica notizia, arrivata il giorno dopo le feste di Natale, ha lasciato senza parole docenti e alunni della scuola che la Palanca dirige ormai da anni, come pure i colleghi di Malloni stesso. Molti lo ricordano per la sua «travolgente simpatia» e per essere considerato «l’amico di tutti».
«E’ un dispiacere enorme – commenta Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta – per l’intera comunità. Era una bravissima persona, molto valida, buona e discreta. Lui e Patrizia (la Palanca, ndr) erano una coppia molto affiatata, sempre l’uno accanto all’altra. Per noi tutti è una grande perdita».
m.n.g.
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