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Picchiò la fidanzata davanti al bar
e in una piazzola della superstrada:
in aula il racconto shock della vittima

ASCOLI - La giovane donna venne prima presa a schiaffi e poi colpita con due pugni al volto al punto da finire al Pronto Soccorso dell'ospedale. Di fronte al giudice ha riconfermato le accuse al compagno. Percosse, lesione e violenza privata le accuse
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Una lite furibonda scatenata dalla gelosia è sfociata in una vera e propria aggressione ad una giovane ragazza ascolana malmenata dal compagno a più riprese durante la stessa sera. E’ quello che è accaduto poco meno di un anno fa, e che ora è finito al centro di un processo davanti al giudice Barbara Pomponi per percosse, lesione e violenza privata.

Questa mattina la vittima, assistita dall’avvocato Silvia Morganti, al Tribunale di Ascoli ha riconfermato, in lacrime, le accuse messe nero su bianco nella denuncia presentata alla forze dell’ordine. Da quel momento poi l’ex compagno non si è fatto più sentire nemmeno per le scuse. In realtà gli episodi di violenza erano iniziati ancora prima, durante la convivenza, senza però essere denunciati anche per il successivo “pentimento” dell’uomo. Ma poi la situazione è degenerata una sera forse anche per qualche bicchiere di troppo. E così il giovane, dopo aver visto la compagna parlare con altre persone all’interno del bar, è esploso in un raptus di follia colpendo la donna con due schiaffi.

La situazione sembrava essersi calmata, anche grazie all’intervento di un amico della coppia, ma solo per poco. Infatti, durante il viaggio di ritorno verso casa, l’aggressore fermò l’auto in una piazzola di sosta della superstrada costringendo la ragazza a scendere per poi colpirla con due pugni al volto che la fecero crollare contro il guard rail. La vittima si recò al Pronto Soccorso dell’ospedale dove gli fu certificata una prognosi di 15 giorni per le contusioni e le ferite riportate.

rp


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