di Bruno Ferretti
Una indiscrezione trapela dal “Picchio Village” quartier generale dell’Ascoli. Dopo le scintille delle passate settimane, I rapporti della società con Nikola Ninkovic, sono rimasti molto tesi. Il serbo ha scontato i tre turni di squalifica e può rientrare. Senza Ardemagni e Da Cruz, da considerare ormai due ex, la presenza di Ninkovic sarebbe quanto meno opportuna in avanti per sostenere la prima punta Scamacca. L’Ascoli contro il Frosinone potrebbe giocare con il modulo 4-3-2-1, il cosiddetto “albero di Natale”, con Ninkovic e Morosini dietro Scamacca. Ci sono anche Beretta e Rosseti, é vero, ma fin qui hanno giocato solo qualche spezzone e non hanno nelle gambe il ritmo necessario per affrontare una partita così impegnativa anche sotto il profilo agonistico.
Tornando al “caso Ninkovic”, ha svolto allenamenti differenziati per tutta la settimana, pur non avendo alcun problema fisico, mentre il gruppo ha lavorato con Zanetti. Il dubbio del sérbo sarà risolto sabato al momento delle convocazioni. Se l’indiscrezione uscita dal “Picchio Village” fosse esatta, Ninkovic non sarà convocato per il Frosinone e Zanetti sarebbe costretto a scelte obbligate. Indubbiamente un danno per la squadra. Ovvero come… farsi male da soli.
E quale sarebbe l’ultima “colpa” di Ninkovic? Aver rifiutato, pare, il trasferimento al Bari che lo corteggia da un mese. Dopo aver accettato il passaggio in Puglia, Ninkovic ha cambiato idea (non è un reato) e il trasferimento è naufragato. Con buona pace delle tre società interessate: Ascoli, Bari e l’intermediario Napoli. Il bello é che l’Ascoli ha smentito la cessione di Ninkovic al Bari con un duro comunicato stampa che è apparso come prima notizia per otto giorni di fila sul sito ufficiale della società.
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