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“Potere al popolo” punta sui giovani
«Simbolo nuovo, radici profonde»

ASCOLI - Acciarri e Marcozzi candidati del Piceno alla Camera si presentano in assemblea nella sala dei Savi di palazzo dei Capitani. Lo schieramento punta sui diritti del lavoro, sanità e studio, una raccolta fondi tra gli aderenti finanzierà la campagna elettorale
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Da sinistra Marcozzi, Acciarri, Primavera

di Claudio Romanucci

«Un simbolo nuovo per un percorso politico che ha radici profonde, frutto di decenni di opposizione: questo è ‘Potere al popolo’». Nell’introduzione dell’attivista Daniele Primavera c’è l’essenza della presentazione del movimento di sinistra per le prossime elezioni del 4 marzo. Nel pomeriggio alle 18,30, nella sala dei Savi si è tenuta la presentazione dei candidati, antipasto del successivo confronto all’interno dello schieramento che è poi proseguito.
«Negli anni sono state umiliate le fasce popolari – ha aggiunto Primavera – con una politica che ha creato un peggioramento delle condizioni complessive, dal diritto del lavoro a quelli della sanità e dello studio. Una parte dei cittadini non ci sta, vuole ‘sporcarsi le mani’ (dandosi da fare, ndr) ripartendo dai diritti delle persone, nulla a che vedere con quella politica autoreferenziale che parla a se stessa».
Spazio poi ai due candidati del Piceno: Gabriele Marcozzi e Domiziana Acciarri: il primo, 32 anni, correrà nel collegio uninominale della Camera dei Deputati ed ha alle spalle anni di militanza nelle principali battaglie politiche del territorio. Domiziana Acciarri, 27enne offidana, è candidata al collegio plurinominale della Camera, lavora come operatrice sociale con un’associazione del territorio che si occupa delle vittime di tratta.
«La candidatura che mi è stata proposta la vedo come una occasione per la mia generazione – ha detto quest’ultima – . Una generazione che ha visto solo tagli e ha perso la fiducia nella politica. Dobbiamo ripartire dalle persone».
La campagna elettorale sarà sostenuta dalla raccolta fondi tra aderenti.
Marcozzi ritiene che la sua decisione di candidarsi ‘Potere al popolo’ sia “più che l’espressione di passione politica la volontà di opporsi alle quotidiane ingiustizie. Ho dieci anni di militanza politica, è stata l’assemblea a proporci di partecipare e noi ora abbiamo questa responsabilità. Nel nostro territorio spesso i politici non sono stati reale espressioni della classe, un’esempio è come si è legiferato durante il sisma, qualcuno sembrava fosse in una ‘bolla di sapone’ senza conoscere le reali esigenze della popolazione”.

‘Potere al Popolo’ si propone come una nuova forza politica di sinistra che si definisce “antiliberista, ecologista, attenta ai diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, alla redistribuzione delle ricchezze e alla lotta alle disuguaglianze sociali”.


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