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Carnevale: Fioravanti fa l’operaio
Stallone dirige il traffico,
Gionni e la “cena fascista”

ASCOLI - Politici e politica come sempre protagonisti. Cesare Celani e Diego Giacoboni investono sul futuro e lanciano un sindaco bambino. Flavia Cenciarini e Piero D'Ottavi Stanlio e Ollio fatti in casa. Pietro Cordoni e le mani d'oro. Le gag esilaranti della domenica mattina
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di Franco De Marco

Il sindaco vero Marco Fioravanti si mette a fare l’operaio molto volenteroso nonostante il chiacchierare del sindaco finto Marco Tiburtini e della giunonica assessora comunale alla cultura Donatella Ferretti impersonata da Amedeo Castelli. E’ una gag esilarante. Chi domina fisicamente e non solo, naturalmente, è proprio la finta assessora. Il sindaco vero sta al gioco e si accredita come lavoratore al servizio della comunità come nella realtà. Realtà e finzioni, veri e finti personaggi, cambio di ruoli, ecco il Carnevale ascolano unico e irresistibile. Ridere su se stessi fa sempre bene. E la mattinata dellla domenica (primo dei due giorni clou, il prossimo martedì 25) è scivolata così, in un anomalo clima decisamente primaverile.

Mauro Gionni e la cena fascista

L’assessore comunale vero  al centro storico Nico Stallone, trovandosi in Piazza del Popolo, si mette giustamente a fare il vigile urbano dirigendo, anche grazie al fisico da ex calciatore,  il traffico pedonale con un fischietto che non si interrompe mai e commenta anche sui caratteri dei passanti. Il Carnelave ascolanao, soprattutto quello di mezzogiorno, è caratterizzato dai politici e dalla politica.

Cesare Celani, ex assessore comunale e oggi uomo macchina del primo cittadino vero, con Diego Giacoboni, due fedelisssimi del Carnevale, “disegnano” addirittura la città del futuro. Come?  Investendo su un sindaco molto giovane, ancora più giovane di quello vero. Si tratta di un bambino di appena un anno che sta al gioco pur tra qualche sbaglio.

Un altro ex della politica ascolana, già presidente del Consiglio comunale, l’avvocato Mauro Gionni dà vita a una macchietta irresistibile. Fa il fascista (indossando però una vecchia divisa di Vigile del fuoco), passo dell’oca, saluto romano con braccio destro alzato: marcia spedito per Piazza Arringo e Piazza del Popolo chiedendo informazioni su dove si trova il ristorante con quel menù speciale. Il riferimento è naturalmente alla “famosa” cena fascista di Acquasanta Terme alla quale hanno partecipato figure istituzionali e che tanto clamore ha provocato anche a livello nazionale. Nel chiedere informazioni Mauro Gionni-fascista per un giorno mostra anche il menù (fotocopia di quello vero) con tanto di  immagine di Benito Mussolini e altri simboli nostalgici.

Bella coppia, realizzata davvero bene, quella di Stanlio e Olio impersonate dal consigliere comunale Flavia Cenciarini, una supercreativa, e da Piero D’Ottavi, altre due colonne del Carnevale ascolano. E che dire di Pietro Cordoni, esponente della sinistra cittadina, che ha le mani d’oro ed è in grado di aiutare tutti?

Marco “Micio” Regnicoli, ex consigliere comunale, uno che rappresenta la storia del Carnevale ascolano, quest’anno ha invece scelto di vivere il Carnevale da “Micio”, ovvero mascherato da… gatto. Anche stavolta originale.

LA FOTOGALLERY

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