«Non è vero che noi del Movimento 5 Stelle siamo in politica per trovare un lavoro. Io personalmente ho un Cud (certificato unico dipendente, ndr) di oltre 50.000 euro». Ercole Matalucci, operaio Prysmian trasferito da Ascoli a Pozzuoli dopo la chiusura del sito di Castagneti ha spazzato via così una delle storie sui candidati del M5S. Alla sala dei Savi, infatti, sono stati presentati gli sfidanti pentastellati nei listini e nei collegi. «E’ un mix -dice il capogruppo consiliare Massimo Tamburri- ottimo tra militanti ed esponenti della società civile. Spero che i cittadini lo sappiano apprezzare». Tamburri ha presentato i candidati insieme all’altro consigliere Giacomo Manni. «Sono solidale con i tesserati del Pd che si sono visti catapultare nel collegio marchigiano Gentiloni e la Madia. Vogliamo avere voce a Roma per portare in parlamento le nostre battaglie sull’ambiente visto che in città si muore molto di tumore», afferma Manni. «Mi candido -dice invece la candidata Elena Andrenacci, nutrizionista fermana- per difendere il sistema sanitario nazionale dai tagli degli ultimi che hanno portato alla privatizzazione delle cure e all’impossibilità per tanti di accedervi». «Sono stato scelto da Di Maio -dice invece l’avvocato Roberto Cataldi (Camera Ascoli)- per la mia esperienza nella giustizia civile. La durata delle cause è un problema poiché non spinge imprese e investitori ad arrivare in Italia. Invece accorciando i tempi di alcuni passaggi procedurali (giuramento cut, richiesta termini, conclusioni) i processi potrebbero durare meno della media attuale di 5 anni.
Altra priorità è il taglio delle tasse insieme alla riduzione della burocrazia». «Sono una cassiera e non mi vergogno a dirlo -dice Rachele Silvestri impiegata al Penny Market di Ascoli- Sono fortunata di fronte a tanti giovani senza lavoro e over 45 senza occupazione. Il Piceno poi è la zona d’Italia con le buste paghe più leggere con meno di mille euro a testa. Anche la nostra proposta del reddito di cittadinanza non è un sussidio ma c’è l’impegno preciso a fare corsi di formazione e ore a disposizione della società». Da Osimo arriva Paolo Giuliodori, dottorando in informatico e grande esperto nel suo campo. «Mi è piaciuta subito la piattaforma Rosseau -afferma- e tra i nostri punti programmatici c’è l’incremento delle borse di studio». Nel collegio senatoriale Marche-sud il candidato è Giorgio Fede di San Benedetto in campo dopo la mancata corsa alle comunali di San Benedetto. «Sono un tecnico che lavora al comune -afferma- e per il terremoto ho compiuto moltissimi sopralluoghi nell’area del maceratese. Tra le priorità c’è anche la Smart Nation e la riduzione del numero delle leggi». Infine Matalucci: «A 30 anni ho ripreso a studiare e sto per laurearmi in Scienze Politiche alla Federico II di Napoli -dice- La cosa che mi ha insegnato da subito il movimento è quello dell’importanza della formazione: o ti formi o ti fermi. Ho vissuto sulla mia pelle la chiusura della fabbrica anche se rispetto ad altri lavoratori sono stato fortunato anche se ho dovuto trasferirmi lontano da casa».
r.p.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati