A Esopo dobbiamo l’origine greca del grande e vastissimo repertorio di quella che si può definire la prima forma di favola, ripreso poi da Fedro, nell’età romana e, con un grande salto nel tempo, da La Fontaine che, nel ‘700, lo arricchisce ampliandolo e riscrivendolo in versi. Tre autori appartenenti a periodi storici diversi, la cui caratteristica è stata quella di scrivere sugli uomini e i loro grandi e piccoli comportamenti che, nonostante il passare dei secoli, rivelano sempre la stessa lotta tra difetti e virtù, tra bene e male, tra umili e potenti, tra furbi e ingenui, tra onesti e disonesti, tra semplici e prepotenti, tra saggi e stolti.
Saranno proprio tali autori il centro de “La favole della saggezza”, spettacolo che andrà in scena domenica 4 febbraio al Teatro delle Energie (ore 17) nell’ambito della stagione “Oh che bel castello”, dedicata a bambini e ragazzi. Sul palco, la compagnia “I Teatrini” di Napoli, per una carrellata di fiabe che va da “La volpe e l’uva”, “La volpe e la cicogna” fino a “Il lupo e l’agnello, “La cicala e la formica”, “Il leone e il topolino”. Ci sono anche le meno conosciute “Gli animali e la Peste”, “Il cervo alla fonte” e “Il contadino e i suoi figli”. Questa breve favola finale è l’unica in cui protagonisti non sono animali.
La regia è di Giovanna Facciolo, gli interpreti sono Adele Amato de Serpis e Melania Balsamo, i quali saranno accompagnati dalle percussioni dal vivo di Dario Mennella. Maschere e oggetti di scena di Marco Di Napoli e luci di Paco Summonte.
«Pensiamo che sia importante dare la possibilità ai bambini di sperimentare attraverso un teatro a loro misura, le prime riflessioni sul valore del comportamento proprio e altrui, individuale e sociale, cogliendone le implicazioni etiche e morali attraverso semplici storie divertenti, ma ricche di saggezza» dicono da “I Teatrini”.
Info al tel. 0734.440348-440361 o 335.5268147.
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