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Allenamenti al tempo del Coronavirus:
Samb al lavoro
in videochiamata whatsapp

CALCIO - I giocatori rossoblù oggi hanno lavorato a gruppi di tre, rimanendo ognuno nella propria abitazione, collegati in videochiamata con i preparatori atletici Simone Fugalli e Santiago Ferro. Il club ha già raccolto 40.000 euro da devolvere agli ospedali del Piceno per l' emergenza Covid
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I giocatori della Samb mentre si allenano in casa

di Benedetto Marinangeli

La Samb per mantenere in forma i rossoblù ha tenuto la seduta del lunedì attraverso i social. Allenarsi ai tempi del coronavirus è anche questo e cioè trovare il modo di interagire con la squadra senza far venire in contatto tecnici e calciatori. Rapisarda e compagni, questa mattina, hanno lavorato a gruppi di tre, rimanendo ognuno nella propria abitazione e collegati in videochiamata con i preparatori atletici Simone Fugalli e Santiago Ferro.

Capitan Rapisarda (Foto Cicchini)

Lavoro di mezz’ora a gruppo, iniziato alle 9.30 e terminato alle 11.30, durante il quale i calciatori hanno effettuato specifici esercizi ad alta intensità mirati al potenziamento degli arti inferiori e al rinforzo dell’addome. Domani altra seduta di home work, sempre in videoconferenza.

Intanto procede spedita la raccolta fondi lanciata dalla Sambenedettese. Sono già oltre 100 i donatori che hanno dato il proprio contributo per combattere l’emergenza Coronavirus, attraverso la piattaforma “gofundme.com”. Il ricavato è già di 40 mila euro e verrà utilizzato per supportare gli ospedali di Area Vasta 5.

E si registra anche l’ appello di Francesco Rapisarda. «Stiamo vivendo giorni difficili – dice il capitano della Samb – con il coronavirus che ha stravolto le nostre abitudini. Non è facile restare a casa ma è l’unica soluzione per sconfiggere il virus e tutelare la mia e le nostre famiglie. Solo facendo così possiamo tornare al più presto alla nostra vita quotidiana. In questi giorni, si può dare una mano concreta a medici e infermieri, partecipando  all’ iniziativa della Samb per gli ospedali del Piceno. Vi abbraccio virtualmente e spero di rivedervi presto».


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