di Andrea Ferretti
Ancora una strage di pecore, ancora un attacco dei lupi. Stavolta è accaduto sulla Valtesino, nella zona tra Castignano e Cossignano, non lontano dal fiume e dalla strada dove un allevatore della zona custodisce i suoi animali. La brutta sorpresa domenica mattina, quando l’uomo si è trovato di fronte a numerosi capi uccisi dalla ferocia dei lupi che hanno attaccato, come loro abitudine, nella notte tra sabato e domenica. Sconsolato per il danno economico subìto, non gli è rimasto che radunare tutti gli animali morti – pecore ma anche diversi agnelli molto giovani – e avvisare i Carabinieri Forestali che sono intervenuti per prendere atto di quanto accaduto.
Non è la prima volta che nell’entroterra ascolano i lupi attaccano greggi di pecore. Ne sanno qualcosa l’azienda Stangoni di Venarotta il cui titolare nel 2014 perse circa 130 pecore nel giro di cinque mesi, oppure l’azienda di Marco Ranelli a Colle San Marco che, più o meno nello stesso periodo, trovò diverse pecore uccise nella vecchia cava. Le caricò su un trattore con cui raggiunse in segno di protesta (per rimborsi mancati o ritardati) la Prefettura in Piazza Simonetti, nel cuore di Ascoli. n’altra volta le scaricò nei pressi di Palazzo Arengo
In tempi molto più recenti due gli episodi alle porte di Ascoli. Pochi giorni prima di Natale a Campolungo nell’azienda di Antonio Ricciotti. Un mese prima, caso analogo nell’Azienda Gasperi a Rocca di Morro tra Folignano e Maltignano dove vennero sbranati diversi agnelli di una razza pregiata. In entrambi i casi è intervenuta anche Anna Casini la vice presidente della Regione Marche che è anche assessore alle Politiche agricole («ci sarà un regime semplificato per l’indennizzo già in vigore») e alcune associazioni di categoria come la Coldiretti secondo cui «gli allevatori sono in balìa degli animali selvatici». Sta di fatto che al momento il problema appare irrisolvibile.
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