Settanta giorni in meno di detenzione. Il tribunale di sorveglianza di Macerata ha accolto, parzialmente, l’istanza di un boss calabrese detenuto al supercarcere di Marino del Tronto che aveva chiesto una riduzione della pena lamentando condizioni troppo restrittive (stanza affollata, assenza di progetti di lavoro e rieducazione) vissute dietro le sbarre.
L’uomo, difeso dall’avvocato Mauro Gionni, nei giorni scorsi era stato ascoltato in video conferenza. Lo sconto è relativo a periodi di detenzione precedenti a quello ascolano poiché nel penitenziario piceno il boss calabrese alloggia in una cella singola senza quindi rischi di sovraffollamento. Un’altra istanza è stata presentata dal detenuto in merito all’impossibilità di poter sostenere esami universitari.
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