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Negativi i test sierologici
sui primi 50 operatori sanitari
del “Madonna del Soccorso”

EMERGENZA CORONAVIRUS - Il direttore del laboratorio di Biologia Molecolare del "Mazzoni": «Un dato molto significativo perchè sono state analizzate persone esposte a contagio e, proprio per il lavoro che fanno, non chiuse in casa». Domani altri 150 screening. I decessi nelle Marche 
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Il dottor Antonio Fortunato, direttore del laboratorio di Biologia Molecolare del “Mazzoni” di Ascoli

di Maria Nerina Galiè

E’ partito oggi, 29 aprile, come da tabella di marcia, lo screening sierologico nell’Area Vasta 5. La nuova sfida della Sanità picena contro il Coronavirus si è aperta sotto i migliori auspici: tutti negativi agli anticorpi contro il Sars Cov 2 i primi 50 operatori sanitari sottoposti a test.

Cesare Milani (Foto Vagnoni)

Come era stato annunciato dal direttore di Area Vasta 5 Cesare Milani le prime indagini sono state rivolte al personale maggiormente a rischio di contagio e cioè del Dipartimento emergenza urgenza e accettazione, partendo proprio dal personale dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto.

I testa sono stati fatti in numero di 50 per rodare le macchine e il sistema operativo nel laboratorio di Biologia Molecolare del “Mazzoni” di Ascoli, diretto dal dottor Antonio Fortunato.

«Tutto ha funzionato benissimo», ha afferma il direttore Fortunato, senza nascondere la soddisfazione. Ma forse, un sospiro di sollievo per l’esito degli esami, sì.

«Alle 11 di oggi – ha continuato – tutti i campioni di sangue erano già ad Ascoli. Alle 13 erano pronti i risultati.

Un dato molto significativo perchè sono state analizzate persone a contatto con i Covid e pertanto potenzialmente le maggiormente esposte al virus.

Ma non solo. Non appartengono, proprio per motivi di lavoro, alla categoria sottoposta a lockdown. Sono usciti tutti i giorni ed hanno interagito con colleghi e familiari».

La procedura vuole che se non si trovano anticorpi, il test viene ripetuto a distanza di 15 giorni

«La negatività o positività – ha spiegato il direttore del laboratorio – si esprime su una finestra temporale di 10-15 giorni. E’ questo infatti il tempo che impiega l’organismo a reagire al virus dopo un eventuale contatto».

Se qualcuno dei testati fosse stato positivo, sarebbe immediatamente stato sottoposto a tampone.

Domani, giovedì 30 aprile, si procederà con altri 150 screening.

 

I DATI DEL GORES SUI DECESSI – Nelle Marche, nelle ultime 24 ore, sono morte 7 persone per cause legate al Coronavirus (vedi tabella sotto). Dall’inizio della pandemia la regione ha perso 902 persone, di età media 80,4 anni e con malattie pregresse nel 94,9% dei casi.


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