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Sisma, confronto tra sindaci e Legnini
Polemiche sul “mini cratere”
Franchi: «Un buono inizio, ora i fatti»

TERREMOTO - Le domande per non perdere i requisiti per la concessione del Cas da presentare entro il 17 maggio. Tanti i temi toccati durante l'incontro in videocall col commissario. Il vicesindaco di Arquata: «Azzuffarsi dopo la selezione dei 44 comuni più colpiti credo non sia rispettoso verso chi è stato toccato dalla tragedia»
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di Luca Capponi

Le domande per non perdere i requisiti per la concessione del Contributo di Autonoma Sistemazione dovranno essere presentate entro il 17 maggio. E’ stato stabilito ieri durante un incontro in videocall tra il Dipartimento di Protezione Civile e i rappresentanti dei Comuni terremotati. Gli stessi esponenti istituzionali, oggi, si sono invece confrontati con il commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini.

Macerie del sisma

«Sono stati toccati tanti temi, tra cui le quattro nuove ordinanze che vanno a snellire le pratiche e a formare il “mini cratere” dei 44 comuni più colpiti dal sisma. -spiega il vicesindaco di Arquata Michee Franchi– In particolare l’ordinanza 100 è importante perchè lavora sulla velocizzazione delle pratiche burocratiche e la 101 he vuole dare una marcia in più ai territori più colpiti. Siamo convinti che si stia ragionando in quest’ottica, anche per quanto riguarda economia, turismo e personale con ulteriori 200 unità che vanno a rimpinguare l’Ufficio Sisma».

«Ci sono state alcune polemiche sul “mini cratere” e sui criteri che tutelano i comuni più colpiti -aggiunge Franchi-.  Vedere sindaci che azzuffano per questo motivo credo non sia rispettoso nei confronti di chi è stato più toccato dalla tragedia. Se davvero si fossero utilizzati parametri restrittivi si sarebbe arrivati solo a 7-8 comuni, senza contemplare il resto. Sono convinto che il nuovo commissario abbia iniziato bene, lo snellimento ci fa ben sperare, ora però si passi dalle parole ai fatti. Aspettiamo altre ordinanze per partire con la ricostruzione, chiediamo la stabilizzazione definitiva del personale impegnato su questo fronte e soprattutto l’istituzione di una zona economica speciale, che chiediamo a gran voce».


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