E’ stazionario nel reparto Rianimazione dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Aleandro Petrucci, il sindaco di Arquata, che ha lasciato tutti con il fiato sospeso appena si è sparsa la voce del suo ricovero d’urgenza al Pronto Soccorso, la tarda serata di lunedì.
La prognosi non è ancora stata sciolta, ma è cosciente e sta continuando la terapia iniziata alla pre murg del Pronto Soccorso dove è stato stabilizzato dopo una pericolosa crisi avvenuta ieri mattina, 19 maggio.
«Lo abbiamo ripreso per le penne, ma è molto combattivo. Ci sono tutti i presupposti per una pronta guarigione», ha dichiarato il dottor Massimo Loria, primario in pensione del reparto d’urgenza e tornato in servizio a seguito della chiamata di Area Vasta 5 per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
«La forte infezione di cui Petrucci è stato vittima – ha spiegato il medico – aveva gravemente compromesso i parametri vitali.
Era entrato in uno stato di pre coma molto pericoloso. Sono state necessarie diverse ore per stabilizzarlo».
E’ lo stesso ex primario poi a raccontare, tra lo stupore e un sincero sospiro di sollievo, di come il sindaco di Arquata, appena migliorato sia tornato… lui.
«Ha subito voluto fare una foto – è ancora Loria che parla – per rassicurare tutti coloro che chiedevano delle sue condizioni.
Si è messo a scherzare ed ha ringraziato medici e infermieri».
Poi il trasferimento nella Rianimazione dove è costantemente monitorato e sottoposto ad ulteriori indagini per capire l’origine del suo problema.
Il vice sindaco Michele Franchi è in costante contatto con la moglie che, non potendo essere accanto al marito in questo delicato momento per via delle restrizioni dovute al Coronavirus, è informata dal personale del reparto.
«Ieri – ha detto Franchi, visibilmente preoccupato – sono anche riuscito a parlare con lui al telefono. Ora nella Rianimazione non è possibile. Mi auguro che si rimetta al più presto. Lo aspettiamo tutti».
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