di Monia Orazi
«Che meraviglia! Davvero bellissimo». Sono state queste le prime parole del commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, quando oggi pomeriggio 20 giugno ha messo piede nel cuore della zona rossa a Visso, Macerata, con un colpo d’occhio su piazza dei Martiri Vissani, con un cielo azzurro ed un sole estivo a fare da cornice.
Dopo la tappa di questa mattina a Castelsantangelo sul Nera, ha fatto una lunga passeggiata. «La piazza di Visso deve tornare a vivere, tecnici dovete agire, presentate i progetti. Sarò il vostro tormento – ha detto Legnini -. Voglio scrivere un testo unico che sia chiaro ed utile per spazzare via le incertezze».
«È ora di stringere sulle cose importanti, sono fiducioso che qualche risultato rilevante lo conseguiremo nel breve periodo.
Voglio che nei territori si faccia un’azione decisa sull’eco-sisma-bonus nei Comuni più colpiti, a cui do molta rilevanza, che deve avere una ricaduta importante per la ricostruzione.
Se fossi stato danneggiato dal terremoto, non vedrei l’ora che il mio progetto sia presentato.
Il mio appello è ai tecnici affinché siano veloci nel presentare i progetti.
Mi sono stupito che in tutto il cratere su 80mila edifici danneggiati ne siano stati presentati solo 13mila».
Il commissario ha lanciato una “ricetta” per far ripartire anche l’economia dei piccoli centri devastato dal sisma: «Servono norme strutturate, con una destinazione di parte dei fondi per la ricostruzione per sostenere il turismo, la cultura, le attività produttive.
Io penso che la zona economica speciale si possa fare, posso proporre ma spetta a Governo e Parlamento decidere.
Sulla ricostruzione pubblica servono norme in deroga, altrimenti ci vorranno anni a ricostruire, stiamo facendo un confronto stringente che troverà sbocchi nel decreto semplificazione che sta per varare il governo.
La ricostruzione per cui non servono strumenti di pianificazione urbanistica può e deve partire subito.
Con l’ordinanza 100 ci sono procedure certe ed ipersemplificate, vanno depositati i progetti.
Se l’ufficio speciale ricostruzione non risponde nei tempi previsti, il cittadino può rivolgersi alla struttura del commissario che ha potere sostitutivo.
Apriremo entro breve uno sportello per i tecnici, che possa dare risposte entro dieci giorni, se funzionerà, non ci sarà motivo per non presentare i progetti».
Legnini ha annunciato entro breve le linee guida per i programmi straordinari di ricostruzione, ricordando che non sostituiscono i piani attuativi e non sono strumenti urbanistici, ma di programmazione su come iniziare a ricostruire, stabilendo le priorità da cui partire.
Ha rassicurato anche sui problemi legati al Cas ed alla permanenza nelle Sae, affrontando i temi nel recente incontro con il capo nazionale di Protezione civile Angelo Borrelli.
Si tratta di un atto ricognitivo senza termine perentorio, i requisiti sono legati alla presentazione dei progetti per la ricostruzione. Legnini ha annunciato in breve anche un’ordinanza per snellire le procedure per ricostruire le chiese con danni sotto i 600mila euro.
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