di Franco De Marco
«Che bello vedere, nell’ultimo weekend, il centro storico pieno.
Sono arrivati i primi gruppi di turisti in particolare dalla Romagna.
Ecco la città che riparte dopo il lockdown.
Il futuro di Ascoli è nello sviluppo turistico.
Con una grande proposta culturale.
I teatri e i musei sono le fabbriche del futuro.
Stiamo preparando un grande piano».
Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, sottolinea soprattutto l’impegno del Comune per costruire sul turismo e la cultura Ascoli del dopo Coronavirus.
«Le iniziative organizzate dalle guide turistiche – sottolinea riferendosi sempre all’ultimo weekend – hanno visto il tutto esaurito.
Molto apprezzato anche il mercatino dell’antiquariato e grande successo del mercatino dei bambini in via D’Ancaria. E’ ripartito anche il trenino Ascoli Explorer.
Per programmare il futuro della città abbiamo previsto dieci incontri con tutti gli operatori turistici della città. Ognuno ci dovrà indicare la sua idea.
Il processo partecipativo sarà anche digitale.
L’obiettivo è che ognuno indichi una esclusività sulla quale Ascoli può puntare per il suo sviluppo turistico. Dobbiamo trovare quella cosa da proporre che non c’è da nessun’altra parte».
Quale sarà l’esclusività di Ascoli da proporre al mondo con una capillare campagna di comunicazione?
Una bella scommessa.
Il primo cittadino annuncia anche un piano per l’arredo urbano, totem per dare informazioni ai turisti e video promozionali compreso quello di “Compra in Ascoli” per valorizzare le tipicità e i prodotti offerti dai commercianti locali.
«Turismo e commercio vanno insieme. Stiamo lavorando a progetti strategici».
Fioravanti fa anche una riflessione di carattere sociologico.
«Noto che in città, dopo il Coronavirus, c’è un sentimento nuovo.
Dobbiamo trasformare l’alleanza sociale che si è creata durante l’emergenza sanitaria in un’alleanza per lo sviluppo turistico ed economico della città con la creazione di nuovi posti di lavoro. La città è pronta ad aprirsi».
Sarà proprio così? Speriamo.
I propositi del sindaco sono belli e impegnativi.
Se realizzati possono essere davvero una svolta. Aspettiamo però i progetti operativi.
Il primo cittadino ha toccato altri punti. I centri estivi autorizzati sono finora 19 ma, passato il termine ultimo (il 20 giugno) per presentare le domande, se ne aggiungeranno certamente altri.
«Un plauso agli organizzatori. Nella prossima settimana spero di poter emanare l’avviso per l’assegnazione, alle famiglie che ne hanno bisogno, di un voucher da spendere appunto in questi centri estivi».
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