di Andrea Ferretti
Stabilizzazione del personale, proroga dello stato di emergenza, aumento degli incentivi per i tecnici chiamati a nuovi adempimenti con l’autocertificazione, il 5% dei fondi per la ricostruzione pubblica al sostegno delle attività produttive.
Ecco il pacchetto di misure che fa parte degli emedamenti per sbloccare la Ricostruzione del dopo terremoto del 2016, bocciato dalla Commissione bilancio della Camera.
Insorgono tutti i sindaci del “cratere”. Non se ne sta con le mani in mano Arquata del Tronto, simbolo – non solo della provincia di Ascoli – del dramma che si è abbattuto nel centro Italia quella maledetta notte di quattro estati fa.
Amministratori comunali e rappresentanti delle associazioni del territorio, che da anni si stanno battendo su questo fronte, sono in continuo contatto con il commissario per la Ricostruzione Giovanni Legnini. E’ stato proprio quest’ultimo a confermare ciò che sta accadendo a Roma. Apriti cielo!
Sindaci sul piede di guerra. Tra questi anche Aleandro Petrucci di Arquata il quale, insieme ai suoi collaboratori e ai rappresentanti delle altre realtà del territorio, metterà nero su bianco con un documento che si preannuncia dai toni molto forti e decisi.
Si prevede battaglia, questo è certo. E battaglia è una parola che alla gente di Arquata, e non solo, non fa assolutamente paura.
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