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Area Vasta 5, Oculistica:
arrivano nuove attrezzature 
per restare all’avanguardia 

SAN BENEDETTO - Si tratta di un emettitore di luce ultravioletta (cross linking) e di un laser micropulsato, dal costo complessivo di 125.000 euro. L'annuncio è stato dato dal direttore generale Cesare Milani insieme con il primario Luca Cesari che ha descritto le peculiarità dei macchinari già entrati in funzione
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Il dottor Luca Cesari, primario di Oculistica

di Epifanio Pierantozzi
Soldi ben spesi, quelli utilizzati per l’acquisto di un “emettitore di luce ultravioletta per cross linking” e un “laser micropulsato” per il reparto di Oculistica dell’Area Vasta 5. Due strumenti all’avanguardia che fanno fare un bel balzo in avanti alla Sanità picena.
Li ha presentati – e sono già in funzione – il direttore di Oculistica Luca Cesari.
In parole povere il cross linking, emettitore di luce ultravioletta di ultima generazione, è una sorgente di luce Uva sia standard che pulsata. In pratica serve ad intervenire soprattutto su pazienti giovani affetti da patologie ectasiche invalidanti.
Il dottor Cesari ha spiegato come, da anni, si effettuano controlli su tutti i ragazzi della terza media (con la collaborazione del Rotary Club) proprio per scoprire se ci sono queste patologie.
Con questo nuovo strumento le procedure sono accelerate e in pochi minuti si ha subito un responso e si può intervenire in tempo senza dover intervenire chirurgicamente.
Invece il Laser Micropulsato ha il vantaggio, rispetto ai laser classici, di non distruggere il tessuto della retina.
Grazie alle micropulsazioni ora si raggiunge un effetto terapeutico senza un aumento della temperatura e creare così delle cicatrici nella retina. Una tecnica eccellente per il trattamento delle patologie maculari poiché preserva il tessuto e mantiene così una migliore acuità visiva.
E’ un laser che, associato alle classiche terapie iniettive intravitreali, è in grado di ridurre il tempo tra una cura e l’altra, migliorando la qualità visiva del paziente. Un vantaggio indiscutibile per il paziente e un risparmio economico per la Sanità  e
Infine da dire come tale tecnologia laser può essere impiegata anche per il trattamento del glaucoma e, non producendo alcun danno oculare, può essere ripetuta in caso di necessità.
Insomma, 125mila euro che… ridanno la vista.

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