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A14, si spera nel dissequestro dei viadotti
Casini: «Ritardi e responsabilità? Di Autostrade»

ASCOLI - La vice presidente attacca la società concessionaria del tratto adriatico: «Ha presentato al Ministero delle Infrastrutture il progetto per sostituire le barriere sequestrate dalla Procura di Avellino solo 10 giorni fa. Anche io sono indignata, ma la Regione non ha competenze»
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di Renato Pierantozzi

Caos A14 (leggi l’articolo), esplode la rabbia della vice presidente della Regione, Anna Casini che ributta la palla in mano alla società Autostrade attaccandola e intervenendo anche all’ora di pranzo su Radio 24.«Anche io sono molto indignata per tutto quello che sta succedendo sull’A14 –afferma la Casini– e perché ci sono tanti politici che scaricano la colpa di questa situazione sulla Regione quando io sin dall’ottobre 2019 ho chiesto all’allora Ministro Toninelli di fare chiarezza e accelerare sul tema e sospendere il pedaggio».  

Qualche spiraglio inizia comunque a vedersi secondo quanto rivela la vice presidente, soprattutto sulla questione dei viadotti sequestrati ormai da oltre un anno dalla Procura di Avellino a seguito della strage del bus precipitato in una scarpata.

«Stiamo riuscendo -afferma- a risolvere i problemi grazie a un’azione di squadra: Autostrade ha presentato al Ministero delle Infrastrutture il progetto per sostituire le barriere sequestrate dalla Procura di Avellino solo 10 giorni fa, il Ministero ha esaminato i progetti in pochi giorni e li ha rinviati con parere favorevole ad Autostrade che lunedì li ha mandati alla Procura di Avellino che dovrebbe in pochi giorni dissequestrare i viadotti. Appena emanato l’atto della Procura potranno essere aperte due corsie anche se ridotte, con un immediato beneficio per il traffico».

Infine la risposta alle critiche. «Ricordo -conclude Casini- che la Regione non ha competenze sulle autostrade e quindi non può intervenire direttamente, malgrado ciò con una forte azione politica ho sollecitato Autostrade sia con lettere che per le vie brevi e sono sempre stata in contatto con il Ministero e con il Ministro De Micheli. In questo caso le responsabilità sono chiare così come i ritardi!»


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