di Renato Pierantozzi
«Scusate, ma lo faccio per mantenere i miei figli». Con queste parole si era congedato di fronte ai clienti e ai dipendenti l’uomo che il 20 giugno scorso (leggi l’articolo) aveva rapinato il punto vendita di Acqua&Sapone di via Augusto Murri. Si tratta di, F.G, 61 anni, ascolano domiciliato in un centro della vallata del Tronto, che è finito oggi, giovedì 16 luglio, agli arresti domiciliari su ordine del gip del Tribunale di Ascoli, Annalisa Giusti.
E’ stato arrestato dai Carabinieri di Ascoli al termine di un’indagine svolta in collaborazione anche con la Squadra Mobile della Questura.
Gli è stata contestata anche l’aggravante di aver commesso il fatto con un’arma nascosta nella cinta dei pantaloni e in un luogo previsto dall’articolo 624 bis del codice penale (abitazioni civili o pertinenze delle stesse).
Decisivi le immagini della videosorveglianza e le testimonianze delle persone presenti nel negozio (dipendenti e clienti) che hanno permesso agli inquirenti di risalire al presunto colpevole, difeso dall’avvocato di fiducia Silvia Morganti.
Successivamente le riprese delle telecamere del punto vendita sono state confrontante con le foto dell’indagato scattate in Questura, oltre che con gli abiti e le scarpe sequestrate a casa sua.
Dopo la rapina, inoltre, l’uomo si era recato a giocare al “10 e lotto” e al “Gratta e vinci” in un bar di Porta Maggiore mostrando un’insolita capacità economica (spendendo ben 200 euro) rispetto ai pochi euro canonici. La circostanza aveva suscitato alcune perplessità nella barista che lo ha riferito alle forze dell’ordine.
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