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Castel di Luco, ci siamo:
«Uno degli interventi
più importanti nel Piceno»

ACQUASANTA TERME - Sopralluogo sul monumento-dimora storica oggetto di lavori di restauro post sisma. La vicepresidente della Regione Casini: «Un manufatto di grande pregio sta per essere riconsegnato a tutta la collettività». Cantiere al 70% del completamento
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«Uno degli interventi più importanti realizzati nella provincia di Ascoli sia dal punto di vista strutturale che storico, perché è un castello di forma circolare composto da molti ambienti realizzati in epoche diverse e ha avuto necessità di un grande impegno tecnico e di esperienza per non snaturarne l’essenza, pur usando tecniche innovative».

Borzacchini, Casini e il poprietario del castello Francesco Amici

Così la vicepresidente della Regione Anna Casini su Castel di Luco, complesso storico nel Comunedi Acquasanta Terme la cui ristrutturazione post sisma è quasi giunta al completamento.

«Un manufatto storico di grande pregio che sta per essere riconsegnato a tutta la collettività -continua la Casini-. Ancora una volta la cultura è un grande impulso per il turismo: in questo caso c’è un legame diretto con l’accoglienza perché il castello è anche una struttura ricettiva, collegata con le Terme di Acquasanta e nell’immediato futuro con la grotta sudatoria di proprietà della Regione che, grazie a un finanziamento di 6 milioni di euro, potrà tornare al suo splendore».

La vicepresidente ha fatto visita alla struttura insieme al progettista e direttore dei lavori Valerio Borzacchini. La splendida costruzione e avamposto fortificato nel periodo romano che conserva ancora il suo aspetto di struttura architettonica medioevale. Nei secoli il castello si è trasformato da fortezza in residenza gentilizia e che prima del sisma era utilizzato come struttura ricettiva e ristorante all’interno del borgo circostante. Il terremoto lo ha colpito duramente provocando ingenti danni a murature, solai, volte e coperture ed è stato uno dei primi beni culturali privati a essere stato messo in sicurezza.

«I lavori di ristrutturazione – sottolinea Borzacchini –  hanno compreso anche il miglioramento sismico e il restauro dell’intero immobile e del suo apparato storico – artistico utilizzando reti di contenimento nell’apparato murario ed effettuato il consolidamento delle volte con rinforzi di acciaio e fibre di carbonio».

Attualmente il cantiere si trova ad aver realizzato il 70% delle opere e ci si appresta ad affrontare la fase finale dell’impiantistica, delle finiture e dei restauri storico artistici. Il cantiere è stato costantemente seguito dalla Soprintendenza per i beni archeologici, architettonici e paesaggistici delle Marche e dall’Ufficio Ricostruzione.

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