Pare brutto dirlo, ma nel Piceno il pericolo Coronavirus continua ad arrivare dall’estero.
Sicuramente aiutato dalle blande procedure che regolano gli ingressi.
Per fortuna il caso, che ogni tanto aiuta a scovarli.
Si tratta stavolta di un cittadino messicano arrivato insieme con i genitori, il 25 luglio, a San Benedetto, dove ha dei parenti.
Per unire l’utile al dilettevole i tre avevano deciso anche di usufruire di cure odontoiatriche.
Per questo motivo si sono sottoposti autonomamente a tampone.
Il figlio positivo, mentre i genitori sono negativi.
Come sempre è scattata l’inchiesta epidemiologica da parte del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5.
Dalle dichiarazioni dei tre fino ad ora si sa che sono arrivati il 25 luglio – dal biglietto aereo si risalirà al volo – e che da quel giorno si sono messi in quarantena precauzionale.
Adesso figlio e genitori sono stati messi in isolamento obbligatorio dal Sisp, che dovrà anche verificare quanto da loro riferito ed eventualmente rintracciare i contatti e sottoporli a tampone.
I casi nel Piceno al momento sono 9.
m.n.g.
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