«Con il Decreto Agosto il governo ha diviso l’Italia e dimenticato le Marche», a dirlo Riccardo Marchetti, commissario regionale della Lega.
«Le Marche – ha ricordato – rientrano tra le regioni più colpite, anche sul versante economico, dalla pandemia da Covid-19, e non meritano di essere marginalizzate dall’esecutivo.
È inaccettabile che la decontribuzione del 30% sia prerogativa esclusiva delle aziende che operano nel sud Italia.
Le Marche sono un territorio che vive di industria e gli imprenditori locali hanno diritto di accedere agli stessi sussidi predisposti per il Mezzogiorno.
La scellerata decisione di questo governo ne evidenzia ancora una volta l’irresponsabilità: favorire una zona del Paese significa inevitabilmente danneggiarne un’altra.
Con le misure messe in campo, le Marche verranno gravemente penalizzate, e molti imprenditori, per avere ancora una speranza di futuro, si sentiranno costretti a delocalizzare le loro attività in zone più vantaggiose.
Questo non possiamo permetterlo.
L’Italia deve rialzarsi, nessuno può essere lasciato indietro.
Il territorio delle Marche ha un potenziale incredibile, ci sono aziende che rappresentano un’eccellenza a livello internazionale e mondiale, come quelle del settore calzaturiero, e dobbiamo garantire agli imprenditori marchigiani di poter lavorare nella loro terra.
Negli ultimi decenni, il Partito Democratico, rovinosamente alla guida di questa regione, ne ha decretato il progressivo isolamento, non solo sul versante economico, ma anche infrastrutturale e tecnologico – ha concluso Marchetti – le imprese sono il motore economico delle Marche, e daremo battaglia a ogni livello istituzionale affinché nessuno tenti di spegnerlo».
Due giorni fa anche l’appello del presidente della Camera di commercio delle Marche che chiedeva alla sottosegretaria Alessia Morani (Pd) di intercedere per estendere la misura prevista per le imprese del sud (leggi qui).
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