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Sanità: Monica Acciarri (Lega) accusa
il Pd e la Casini: «Salviamo
gli ospedali del Piceno dai palazzinari»

MARCHE 2020 - Si infiamma la campagna elettorale per la Regione. La candidata del partito di Salvini ribadisce la sua ricetta: «Potenziare l'ospedale di Ascoli e costruire nei pressi dell'uscita dell'autostrada quello nuovo di San Benedetto. L’organizzazione sanitaria italiana e marchigiana va ripensata nel dopo Covid»
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Primi fendenti della campagna elettorale. E la Sanità, come facilmente prevedibile, è forse il principale terreno di scontro tra centrosinistra e centrodestra. Monica Acciarri, l’assessore comunale di Ascoli, ex Pd poi confluita in una lista comunale a sostegno del centrodestra e ora candidata alla Regione per la Lega, con molta esperienza nel campo sanitario, punta il mirino contro il Pd e in particolare contro la vice presidente della Regione, Anna Casini. E ribadisce la sua “ricetta” per la Sanità del Piceno: «Dobbiamo potenziare il Mazzoni di Ascoli e dobbiamo costruire all’uscita dell’autostrada, o nei pressi, il nuovo ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto».

Monica Acciarri

«La bella addormentata Casini si è svegliata – afferma la Acciarri in una polemica tutta al femminile con punte velenose – benvenuta tra noi che manifestiamo e raccogliamo le firme, insieme al nostro sindaco Marco Fioravanti, per salvare i due ospedali del Piceno dalle grinfie dei palazzinari. E’ per azioni come questa che abbiamo vinto ad Ascoli ed è così che vinceremo e proporremo il nuovo buon governo delle Marche. Rigraziamo i cittadini che con le loro firme hanno bloccato un disegno mirato a tagliare ogni possibilità di sviluppo di cura ed economia per i nostri territori. L’ esperienza Covid-19 ha fatto comprendere anche alla vice presidente Casini la necessità di avere due ospedali nelle due città più importanti del territorio: quando la toppa è peggiore del buco da coprire. Puzza di presa in giro degli elettori questa affermazione della vice presidente della Regione.  E’ solo propaganda di recupero. Fra breve si accorgerà anche che abbiamo una struttura Covid a Civitanova Marche, chiusa, che è costata 14 milioni di euro buttati al vento? Ha firmato anche lei in Giunta con Ceriscioli per “l’astronave”, lo ha dimenticato?».

«Scelte – continua la candidata della Lega – dettate dalla totale assenza del Pd nell’ascolto delle vere esigenze della gente, delle famiglie, dei giovani e, nel caso “dell’astronave” di Civitanova Marche, di tutto il sistema scientifico marchigiano che ha detto a gran voce di potenziare i servizi di terapia intensiva in tutti i nostri ospedali. Hanno fatto orecchie da mercante perché la mania di protagonismo ha accecato la loro azione politica penalizzando soprattutto il Piceno».

«La classe dirigente del Pd – denuncia Monica Acciarri affondando l’attacco –  dimostra di non essere all’altezza. I Pd precipitano in tutte le classifiche, sono ormai lontani dalle nuove sfide della modernità e del futuro sugli scenari della Sanità 4.0. L’ organizzazione sanitaria italiana e marchigiana va ripensata tutta nel dopo Covid. Questo è lapalissiano. Ma il Pd purtroppo è sempre in ritardo.

Anna Casini (Foto Vagnoni)

Il ministro Speranza sempre a rimorchio delle situazioni contingenti e mai puntuale nel prevenire le situazioni (vedi Covid-19. Si sapeva che sarebbe arrivato un virus così potente. Ma non si è pensato alle terapie intensive: un occasione persa per arginare un problema). Diciamolo chiaro per il Pd: noi lo avevamo detto molto tempo fa. Gli ospedali per le nostre città sono lavoro ed economia. Questa è la giusta linea che noi avevamo già da individuato. Poi vedremo di ragionare anche con il sistema sanitario regionale la migliore forma di organizzazione possibile per rendere la sanità marchigiana virtuosa. Ospedali e territorio sono l’asse portante ma subito occorre realizzare le case per la salute così da alleggerire i pronto soccorso: lo chiedono da sempre i sindacati, il sistema sanitario nel suo complesso e, soprattutto, i cittadini».

«Con Ceriscioli e la Casini – conclude Monica Acciarri – siamo scesi dalle classifiche, le liste d’attesa salgono, i servizi scarseggiano, le complicazioni per i cittadini aumentano. E’ anche per questo che le Marche diventano per l’Unione Europea una regione in transizione quindi in difficoltà economica. Certo non amministrava il centrodestra nelle Marche per ottenere risultati così negativi».

 



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