di Andrea Ferretti
Si è disputata a Servigliano la prima Giostra cavalleresca del 2020. Che non dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) restare una “mosca bianca” nel panorama nazionale, visto che a Foligno è stato deciso per un’edizione unica della Quintana.
Nella città umbra il calendario pre Covid prevedeva la doppia edizione il 13 giugno (Giostra della Sfida) e 13 settembre (Giostra della Rivincita). Poi l’emergenza Coronavirus ha dirottato gli organizzatori sulla doppia data 29 agosto-20 settembre. Quindi l’ultimo marcia indietro: data unica 13 settembre, con prove ufficiali il 30 agosto e apertura delle taverne dei dieci Rioni il 27 agosto. Il tutto, ora più di prima, sotto la spada di Damocle dopo il giro di vite delle ultime ore effettuato dal Governo sul fronte Coronavirus.
Intanto a Servigliano il Rione di Porta Santo Spirito aggiunge un sigillo in bacheca dopo l’assegnazione del “Palio di Castel Clementino” 2020 al cavaliere Luca Innocenzi, 38enne folignate, che ha vinto la Giostra dell’Anello davanti al 19enne ascolano Lorenzo Melosso (Porta Marina), al concittadino 37enne Massimo Gubbini (Paese Vecchio), al 27enne ternano Mattia Zannori (San Marco) e all’altro folignate il 31enne Pierluigi Chicchini (Porta Navarra).
E’ stato un giorno di festa, soprattutto per chi ha vinto, al quale hanno partecipato tanti ascolani che hanno raggiunto la vicina Servigliano per sostenere i cavalieri dei propri Sestieri, trasformandosi per un giorno in rionali del piccolo centro in provincia di Fermo a pochi chilometri da Ascoli.
LE POLEMICHE – Non mancano però le polemiche. Che non sono quelle tipiche del post Giostra quando si discute di bersagli mancati, anelli lasciati, crono deludenti e penalità, ma quelle dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) che punta il dito proprio sulla Giostra d Servigliano, affermando che «neanche l’emergenza Covid ferma le manifestazioni che sfruttano i cavalli». Il presidente di Oipa Italia, Massimo Comparotto, tuona così: «Palii,Giostre e carrozze andrebbero abolite perché questi tornei sono competizioni anacronistiche spesso fatali per gli animali». Poi fa riferimento al Palio d Siena, manifestazione leader a livello mondiale con cavalli protagonisti. «La decisione dell’annullamento dei due Palii di Siena del 2020 a causa dell’emergenza sanitaria non può che fare piacere ai difensori dei diritti degli animali – aggiunge – non ultimo il povero cavallo morto giorni fa trainando una carrozza nella Reggia di Caserta. A proposito di quest’ultimo episodio, presenteremo una denuncia per maltrattamento aggravato dall’evento morte e ci costituiremo parte civile in caso di processo penale».
A proposito di Giostre, nel 2020 sono state quasi tutte annullate in tutta Italia. Alcune subito, altre dopo un provvisorio rinvio. Come accaduto ad Ascoli, dove la doppia Quintana era in programma l’11 luglio e il 2 agosto. Nello storico quadrilatero di rievocazioni storiche che prevedono gare di cavalli – composto da Ascoli, Foligno, Arezzo e Faenza – fa eccezione solo Foligno. Anche Arezzo e Faenza, infatti, hanno deciso per l’anno di “buco”, con un arrivederci al 2021. A Faenza è saltato il “Palio del Niballo” del 28 giugno. Ad Arezzo la doppia “Giostra del Saracino” del 20 giugno e 6 settembre.
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