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Il bon ton per cani e gatti:
5 regole di buona educazione

ESISTONO comportamenti idonei da osservare nella vita quotidiana per il rispetto della civile convivenza e disciplinate da leggi e regolamenti nazionali o comunali. Ecco quelli che i proprietari dovrebbero tenere. I consigli del veterinario
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di Maria Assunta Mandozzi

(medico veterinario)

Ebbene si, anche per cani e gatti (e relativi proprietari/conduttori) esistono comportamenti idonei da osservare nella vita quotidiana per  il rispetto della civile convivenza e disciplinate da leggi e regolamenti nazionali o comunali.

Quante volte ci è capitato di calpestare una deiezione di cane, vedere vagare un cagnolino per giardini e proprietà private senza guinzaglio, sentire abbaiare insistentemente cani in giardino o chiusi in casa o sentire cattivi odori dovuti a una non corretta gestione delle colonie feline.

Questa settimana parleremo del comportamento educato da tenere con i nostri pets canini. Ecco le 5 regole buona educazione per i proprietari di cani.

UTILIZZO DEL GUINZAGLIO

Pur non avendo una legge specifica che imponga l’obbligo del guinzaglio, molte leggi del codice penale e civile fanno ricadere la responsabilità e i danni a cose, animali e persone sul detentore dell’animale a prescindere che quest’ultimo sia al guinzaglio o meno. Esistono inoltre sanzioni amministrative (piuttosto salate!) per chi lascia liberi , o non custodisce in modo cautelare,  animali (tanto più se pericolosi o aggressivi) in luoghi aperti o in centri urbani, in quanto si rende responsabile di pericolo all’incolumità pubblica. Anche un cane inoffensivo e pacato può rendersi responsabile di incidenti stradali quindi è buona norma accompagnare sempre i cani al guinzaglio con lunghezza massima di 150 centimetri (tale da avere il completo controllo del soggetto). Oltre all’incolumità  pubblica, l’utilizzo del guinzaglio salvaguarda la vita del nostro amico a quattro zampe perché è importante capire che il cane è un  essere istintivo e quindi imprevedibile nei comportamenti, anche se normalmente risulta essere ubbidiente e rispettoso dei nostri comandi.

RACCOLTA DELLE DEIEZIONI

E’ un n atto di civiltà ed educazione pur non avendo,  anche in questo caso,  una legge specifica che la regolamenti.  Sappiate però che ogni Comune può prevedere regolamenti e sanzioni relative alla mancata raccolta delle deiezioni ed è bene quindi informarsi per evitare multe inaspettate. La mancata pulizia delle strade urbane e dei giardini pubblici, o l’imbrattamento di portoni o muri di abitazioni o monumenti pubblici  è considerata mancanza di decoro del bene pubblico (bene pubblico che implica sia anche del proprietario/detentore del cane il quale deve mantenere pulita “casa sua”). Per quanto concerne la pipì del nostro peloso il comportamento civile  da adempiere è identico alla raccolta delle feci: si deve evitare di imbrattare e se ciò non fosse possibile ci si deve munire di bottiglietta di acqua per pulire ( il comportamento migliore è portare il nostro cane in aree comunali a lui dedicate farlo liberare delle pipi su alberi e cespugli e raccogliere anche qui le feci per poi gironzolare tranquilli per la città!)

UTILIZZO DELLA MUSERUOLA

La museruola deve essere sempre portata dal proprietario durante le uscite del cane anche se non obbligatoriamente indossata (legge sulla sicurezza pubblica di persone e animali)

EVITARE AGGRESSIVITA’ DEL CANE

Vi sarà capitato spesso di incontrare cani a passeggio intenti ad abbaiare a qualsiasi cosa vedano o a qualsiasi persona tenti di avvicinarsi  Questo comportamento nasconde problemi comportamentali piuttosto importanti che vanno dalla paura (per la mancata socializzazione con simili o per mancata desensibilizzazioni a rumori,  persone estranee, ecc..)  all’eccessiva possessività  nei confronti del conduttore ( istinto alla difesa del territorio).  L’abbaio e l’aggressività durante le uscite sono comportamenti antipatici che dovrebbero essere evitati o curati sia per un  maggiore  relax in passeggiata sia nel rispetto delle persone  che incontriamo che , pur avendo rispetto degli animali, magari non hanno dimestichezza con gli stessi o possono averene timore.

EVITARE L’ABBAIO DIURNO E NOTTURNO

Altro comportamento fastidioso e sanzionato è l’abbaio continuo dei cani durante il giorno o la L’articolo 659 del codice penale riconosce l’abbaio notturno come  reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone e può arrivare anche al reato di disturbo della quiete pubblica.  Si precisa però che la sentenza si basa sulla soglia di tollerabilità concessa e che verrà valutata in funzione delle testimonianze di più persone. Il disturbo da abbaio è considerato reato quando provoca un fastidio percepito dalla collettività anche se denunciato da un unico individuo. E’ importante sottolineare che l’abbaio è  sintomo di un disagio del cane che sfocia in questi atteggiamenti  esagerati e non controllabili (poche uscite dal recinto, mancanza di gioco con i simili, noia, solitudine, ecc..). E’ responsabilità del proprietario/detentore evitare il presentarsi di questi atteggiamenti o di curarli nel caso in cui sopraggiungano. Anche in questo caso il consiglio del vostro medico veterinario di fiducia o di un medico veterinario comportamentalista può aiutarvi nel prevenire o nel risolvere il problema.

 Per quanto riguarda le regole del bon-ton felino vi aspetto ala prossima settimana.

 


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