di Salvatore Mastropietro
Dopo una bollente telenovela estiva, cominciata la sera del 14 agosto con la lite social tra Davide Dionigi e Massimo Pulcinelli, si è finalmente risolto nella giornata di ieri il rebus allenatore. Dopo l’esonero del tecnico emiliano, protagonista della salvezza raggiunta dall’Ascoli all’ultima giornata, la società bianconera ha sciolto le riserve nella serata di ieri facendo trapelare il nome del nuovo coach.
Si tratta di Valerio Bertotto, torinese classe 1973. Il suo profilo era già stato preso in considerazione lo scorso giugno dopo l’esonero di Abascal, ma poi si virò su Dionigi.
Per il nuovo allenatore dell’Ascoli 2020-2021 manca solo l’ufficialità da parte della società.
E’ noto ai più maggiormente come calciatore che come allenatore, essendo stato un arcigno terzino destro e bandiera dell’Udinese, in cui ha militato per 13 stagioni (ha affrontato anche l’Ascoli da avversario) con decine di presenze anche a livello europeo.
Da tecnico ha compiuto le prime esperienze come selezionatore delle Nazionali giovanili di Lega Pro dal 2012 al 2015. Poi quattro panchine in Serie C: Pistoiese, Messina, Bassano e Viterbese Castrense.
Con i toscani conclude il campionato riuscendo a condurre la squadra ad una salvezza tranquilla, mentre con la compagine siciliana viene esonerato dopo sole due partite a causa di contrasti con la dirigenza.
Più significative le altre due esperienze con veneti e laziali. A Bassano subentra all’attuale allenatore del Pisa D’Angelo e conduce la squadra ai playoff, ma la sconfitta al primo turno della post season contro il Pordenone convincono la società a sollevarlo dall’incarico.
Con la Viterbese, invece, viene esonerato dopo otto giornate nonostante uno score di cinque vittorie a causa della scelta del “focoso” patron Camilli, il quale non gradiva le prestazioni offerte dalla squadra.
A livello tattico Bertotto ha utilizzato prettamente 4-3-3 e 4-2-3-1, ma si è mostrato spesso molto duttile a seconda degli uomini a sua disposizione. Certo è che, considerando le sue scarne esperienze (24 panchine in totale tra i professionisti) ed una rosa dell’Ascoli piuttosto incompleta, risulta al momento difficile ipotizzare come possa schierare i bianconeri.
L’ultima esperienza alla Viterbese Castrense fa sorgere una curiosa concidenza. Direttore sportivo della squadra laziale ai tempi di Valerio Bertotto era, infatti, Alessandro Luci.
Il nome di Luci è stato piuttosto ricorrente all’interno dell’ambiente bianconero nelle ultime settimane. In seguito all’avvicendamento di Antonio Tesoro, infatti, Luci – attuale socio dell’agenzia di intermediazione calcistica Football Factory – era iscritto alla corsa dei papabili successori del ds pugliese. L’ha poi spuntata Giuseppe Bifulco, che – altra coincidenza – sembra comunque gravitare attorno alla scuderia dell’agente. Non è un mistero che lo stesso Luci sia un amico del patron dell’Ascoli Massimo Pulcinelli, come testimonia un post su Instagram risalente al 2019 che li ritrae insieme. Luci ha, inoltre, portato ad Ascoli uno dei suoi assistiti: il difensore classe 2001 Semeraro, che dal 28 agosto sarà aggregato alla prima squadra. Insomma, che il soggetto in questione sia una persona di fiducia del numero uno di Bricofer Italia è una cosa ormai assodata.
Potrebbe essere stato proprio ciò, tra le altre cose, ad averla fatta spuntare a Valerio Bertotto nella corsa per diventare il nuovo allenatore della squadra picena.
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