Una svastica dipinta con della vernice spray sul portone della sede della Lega, in corso Mazzini ad Ascoli.
Ecco che cosa ha ritrovato oggi, 25 agosto, Andrea Maria Antonini, candidato alle regionali.
«E’ il risultato della ridicola consuetudine di etichettare l’avversario politico», è stato il suo commento a caldo di fronte all’atto di vandalismo.
«Un gesto provocatorio di qualche ragazzino che ci fa sorridere – afferma Antonini – evidentemente il suo centro
sociale era chiuso e ha provveduto a imbrattare la nostra sede in maniera vergognosa.
Ormai è ridicola consuetudine da parte di una certa parte politica associare lo schieramento avverso, e in particolare la Lega, a simboli e dottrine naziste, accusandolo di presunte derive antidemocratiche.
Eppure non siamo certo noi ad etichettare gli altri o a fare ‘figli e figliastri».
«Condanniamo ogni atto offensivo – aggiunge il candidato per la Lega, riferendosi a precedenti episodi di danneggiamento compiuti sui manifesti dei candidati Anna Casini e Augusto Curti – ma ricordiamo che gli imbecilli sono bipartisan.
Ciò che è avvenuto alla nostra sede deve insegnare che l’inciviltà e la mancanza di rispetto non sono appannaggio di una sola parte politica.
Nei giorni scorsi ho letto di ‘barbarie’, astio e assenza di pensiero: ecco, quello che è successo la scorsa notte dovrebbe far scendere qualcuno dal pulpito».
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