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Il commissario Borrelli porta in dote
i fondi per l’ acquedotto del Pescara
(Foto e video)

ASCOLI - Il capo della Protezione civile alla Ciip riconferma gli impegni per creare l'interconnessione antisismica tra le reti dei Sibillini: «Il governo è consapevole dell'emergenza idrica e non vi lascerà soli»
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Angelo Borrelli con Pino Alati

di Renato Pierantozzi

I soldi ci sono, e pure tanti (90 per il nuovo acquedotto antisismico del Pescara e 235 complessivi per l’anello dei Sibillini), i progetti quasi (da definire entro il 2021) per poi concludere i lavori entro il 2025. Da trovare ora ci sono nuove sorgenti e sperare nella pioggia e, soprattutto, nella neve invernale che manca ormai da 2/3 anni.

«Sappiamo dov’è l’acqua, ma servono le autorizzazioni come nel caso delle zone ricadenti in area Parco. In estrema ipotesi ci sono gli invasi da potabilizzare come Gerosa», dice il direttore della Ciip, Giovanni Celani. 

E così questa mattina alla sede della società è tornato il capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, volto notissimo dopo l’emergenza Covid-19 che ha gestito come commissario straordinario, insieme ad Erasmo D’Angelis, segretario dell’Autorità di Bacino dell’Appenino Centrale. Entrambi riconfermato gli impegni economici presi dopo l’altra emergenza legata al sisma.

In ballo ci sono i fondi del “Piano nazionale degli invasi” del valore di 7 miliardi di euro finanziato dal Ministero delle Infrastrutture.

In piedi Erasmo D’Angelis

«L’anello acquedottistico antisismico dei Sibillini -dice D’Angelis- può diventare un modello nazionale di gestione idrica con sinergia, integrazioni, interconnessioni, innovazioni tecniche».

«La città di Ascoli e tutto il territorio hanno problemi di emergenza idrica -aggiunge Borrelli- e io sono qui per dare tutto il supporto. Ora bisogna traguardare questa nuova opera tecnologicamente avanzata in grado di resistere anche ai terremoti. Tutto deve essere realizzato entro il 2025. I fondi provengono dal piano invasi e da un finanziamento del Ministero delle Infrastrurre che ha constatato il bisogno di interconnettere e captare nuove risorse idriche per garantire la vita in questa città. Non vi lasceremo mai soli. E’ il nostro lavoro».

Angelo Borrelli

Toccherà ora alla Ciip, in quanto soggetto attuatore dell’intero progetto dell’Anello dei Sibillini, non deludere le attese di Borrelli e D’Angeli.

I primi studi tecnici (su nuovi fonti e schemi idraulici) sono stati già affidati all’Unicam e alla Politecnica di Ancona.

«Le problematiche attuali -aggiunge il presidente della Ciip, Pino Alati riferendosi alla crisi idrica- sono state sopportate dai cittadini e supportate dai nostri operatori che stanno mettendo il massimo impegno per le carenze dopo il sisma. Abbiamo trovato un’altra sorgente, ma c’è una tempistica per le autorizzazioni che dobbiamo rispettare (leggi l’articolo). Abbiamo evitato di interrompere l’acqua sulla costa. Ci deve essere rispetto per il lavoro dei dipendenti per una situazione che non abbiamo certamente voluto noi».

Superate anche le iniziali “ostilità” territoriali soprattutto con i timori del’Ato 3 maceratese di “prelievi” di acqua da parte della parte sud delle Marche rimasta a secco. «Nella progettazione -dice la dirigente regionale Stefania Tibaldi– sono state inserite le opere per il completamento dell’acquedotto del Nera. E in futuro quando ci saranno da fare lavori di manutenzione al lago di Castreccioni, dove ci sono stati già problemi di alga rossa, anche quelle zone avranno bisogno di acqua in arrivo dal sud».

«La Ciip è tra società pubbliche meglio gestite -assicura il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti– I lavori del nuovo acquedotto del Pescara debbono rappresentare l’occasione per rimettere al centro le aree interne a cui dobbiamo guardare sempre di più». Presenti anche i presidenti delle Province di Ascoli e Fermo (Sergio Fabiani e Moira Canigola) insieme al numero uno del Tennacola, Giuseppe Mochi.

I VIDEO DELLE INTERVISTE


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