«Mi sono permesso di definirlo Acqua-chi poiché dopo mesi ancora non conosciamo le idee o le proposte da parte dello sfidante di Mangialardi che sta facendo elettorale contro un fantasma. Non basta celarsi dietro Salvini (proprio oggi ad Ascoli, leggi qui)o essere amici della Meloni per governare le Marche». E’ l’affondo che arriva dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci giunto ad Ascoli per presentare il suo libro “Vincere l’odio” con la prefazione della senatrice Liliana Segre. Presente anche l’on. Claudio Mancini, membro della commissione bilancio e finanze della Camera cha ha approfondito il tema relativo al Recovery Plan.
Ma il centrodestra non è comunque in vantaggio? «La sensazione -risponde il sindaco pesarese- e che più si avvicina il voto più ci siano sensazioni positive per noi. Gli elettori sono ancora distratti rispetto alle elezioni per il Covid e il rientro a scuola e la destra sta prendendo sottogamba il risultato elettorale che sarà sorprendentemente a nostro favore.
Le Marche non sono poi estremiste e non si lasceranno governare da un presidente estremista e sconosciuto. Mangialardi sta crescendo così come i candidati che lo sostengono e ribalterà i pronostici».
Ricci indica anche le priorità del futuro governo regionale. «L’utilizzo dei miliardi -afferma- che arriveranno grazie al Recovery Plan e per cui la destra ha votato contro. Serve un contatto forte con l’Europa. I sondaggi reali danno un testa a testa con una forte quota di indecisi. Nelle Marche c’è una grande mobilità elettorale e queste elezioni saranno un mix tra politiche e amministrative. Sono fiducioso».
rp
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