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Moreschini riconfermata sindaco:
per lei il 65% delle preferenze
Falciani battuto ad Appignano

COMUNALI 2020 - Prosegue la lunga e fortunata tradizione della “Bilancia”, che si riconferma alla guida del Comune. La preoccupazione del leader de “La Lanterna”: «Poco entusiasmo, paese isolato nei rapporti istituzionali»
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di Federico Ameli

Non è bastato neppure il tanto discusso “vento di destra”, quello che giusto qualche ora fa ha consegnato le Marche nelle mani di Francesco Acquaroli e della sua coalizione, a interrompere il monopolio della “Bilancia”, la lista che da ormai trent’anni regna incontrastata nel borgo di Appignano.

Sara Moreschini e la sua “Bilancia”

Ancora una volta, infatti, i 1.241 votanti che domenica e lunedì si sono recati alle urne hanno espresso un parere piuttosto inequivocabile: riconfermata la fiducia a Sara Moreschini, primo cittadino uscente, che si tiene stretta la fascia tricolore grazie a 795 voti, corrispondenti al 65,32% delle schede valide – 11 le nulle, 13 quelle consegnate in bianco.

«Siamo felicissimi del fatto che i cittadini abbiano scelto di premiarci con uno stacco importantissimo – dichiara la Moreschini – dimostrando di aver apprezzato il nostro lavoro, i nostri metodi, la trasparenza e l’onestà che da sempre ci contraddistinguono. C’è ancora molto da lavorare: ripartiremo dalla ricostruzione e dalla lotta allo spopolamento».

Delusione invece, come d’altra parte è piuttosto comprensibile, in casa “La Lanterna”, con l’avvocato Giuseppe Falciani che con 422 voti a suo favore prende atto della posizione espressa dagli appignanesi, esprimendo la sua preoccupazione per il futuro del paese.

Giuseppe Falciani

«È chiaro che quando si prende parte a una competizione nessuno gioca mai a perdere, sapevamo che la partita era difficile ed eravamo convinti di poter fare bene -spiega-. I risultati non sono stati soddisfacenti, pensavamo di poter stare più alti, ma rispettiamo la decisione dei cittadini in maniera molto tranquilla».

«Siederò il consiglio per fare il mio dovere, non devo consumare nessuna vendetta e non sono di certo arrabbiato con gli appignanesi, anzi, li ringrazio uno per uno per la fiducia che hanno provato a darci -continua Falciani-. Eserciterò la funzione di garanzia e di controllo, è il compito che mi ha affidato il paese e se non lo facessi tradirei il mio mandato

Aspettiamo di valutare il programma di mandato, lo studieremo e se sarà in controtendenza con gli ultimi dati statistici di Appignano sarà un piacere collaborare con la maggioranza. Se invece così non fosse, ci porremo tutte le domande del caso. Noi non abbiamo alcun pregiudizio, sono semplicemente preoccupato perché non vedo come la maggioranza possa portare avanti l’interlocuzione con la Regione o con il Comune di Ascoli, da sempre descritto come un nemico.

L’Amministrazione è isolata nei rapporti istituzionali, l’unico alleato è il comune di Offida, che ormai non conta più nulla a livello regionale. Faccio comunque i miei auguri al Sindaco, se porteranno risultati sarò il primo ad esserne felice. Ad Appignano sono arrivati tanti finanziamenti, ma il paese è ancora all’ultimo posto per reddito pro capite nella provincia. All’incontro con Acquaroli erano presenti solo i miei compagni di lista, se fosse venuto Mangialardi di certo non sarei mancato.

Mi preoccupa il fatto di non aver visto un grande entusiasmo tra i vincitori, ho assistito solo a un timido applauso. Fanno finta di non conoscermi, mi guardano come una sorta di oggetto misterioso: vorrei incoraggiarli a fare del bene, ma nei loro sguardi vedo la tristezza per l’avermi in consiglio comunale. Forse sono preoccupati per qualcosa che hanno fatto in passato, non saprei, è una situazione davvero surreale.

Vorrei vederli più allegri e determinati, mi spiace non aver visto entusiasmo, devono riconquistare energia e voglia di fare. Per il resto, posso garantire che il mio gruppo continuerà a lavorare: siamo una squadra solida e nonostante il poco tempo a disposizione abbiamo ottenuto un risultato migliore dei nostri ultimi predecessori».


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