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Il Piceno conta adesso 554 positivi,
Milani: «Apre Malattie infettive
al Mazzoni»

EMERGENZA - Si tratta della palazzina ex Aids, come previsto dal piano regionale. Il Sisp oggi, 15 ottobre, ha registrato 49 nuovi casi. Dall'1 luglio i contagiati sono stati 766, di cui 208 i guariti. Angelini: «Ideale sarebbe sottoporre tutta la popolazione scolastica al tampone rapido».
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Cesare Milani

di Maria Nerina Galiè

I numeri della nuova ondata dei positivi al Coronavirus nel Piceno sono ben lontani dalla prima, quando si erano fermati a 290 al 16 maggio, data dell’ultimo contagio prima del periodo – durato troppo poco – del Covid free.

Dall’1 luglio si sono registrati 766 casi, di cui 208 i guariti. Solo oggi, 15 ottobre, se ne sono aggiunti 49, di cui 29 tra i tamponi esaminati nel laboratorio del “Mazzoni”, diretto dal dottor Antonio Fortunato, e gli altri nei laboratori privati.

Al momento nella provincia di Ascoli ci sono 554 positivi.

«La crescita dei contagi è costante e ancora lineare – ha precisato il dottor Claudio Angelini, direttore del servizio Igiene e Sanità pubblica dell’Area Vasta 5 – non è esponenziale, cioè da 2 a 4 poi a 16 e così via. Quindi è ancora tutto sotto controllo».

Nadia Storti direttore dell’Asur

Eppure i numeri preoccupano, così come non ci sono ormai ambienti della vita cittadina che non sono coinvolti, compresi scuole e ospedali, al centro della Commissione dirigenziale dell’Area Vasta 5 tenutasi oggi a San Benedetto a cui ha partecipato anche il direttore generale dell’Asur Marche Nadia Storti (leggi qui).

La crescita delle richieste di assistenza sanitaria e di ospedalizzazione, in linea con tutto il territorio nazionale e di pari passo con l’aumento dei casi,  necessitano di attuare il Piano regionale per fronteggiare quella che è ormai, senza mezzi termini, una nuova emergenza.

«L’incontro ha dato il via all’iter per l’apertura dell’ala di Malattie Infettive del “Mazzoni” per malati Covid che necessitano di terapia ordinaria o di semi intensiva», ha riferito Cesare Milani, direttore di Area Vasta 5.

«Vi sarà trasferito il personale di Pneumologia, il più appropriato per curare le patologie legate al virus, e vi lavoreranno anche alcuni internisti di Medicina Generale. I pazienti no Covid andranno in Medicina, al “Madonna del Soccorso” o nelle cliniche private (come era accaduto per i ricoverati all’ospedale della Riviera quando questo è diventato Covid, ndr)».

«Al “Madonna del Soccorso” – ha precisato Milani – andranno solo i pazienti Covid che hanno bisogno della terapia intensiva. Al momento ci sono 3 pazienti del Piceno».

Il virus è entrato anche al “Mazzoni”, nella degenza ordinaria del reparto Cardiologia con 6 operatori sanitari e 8 pazienti (leggi qui) e alla Patologia Neonatale (leggi qui).

Nessun altro reparto è stato coinvolto fino ad ora. Negativi i tamponi agli altri pazienti, compresi i neonati, e operatori sanitari.

Sono 17 i plessi scolastici che registrano casi, molte le scuole superiori chiuse, e oltre 80 tra studenti e insegnanti positivi (il dato del Sisp risale a ieri.

Intanto continua la ricerca incessante di contatti dei positivi da parte del Sisp.

«Le direttive orientano lo screening – ha spiegato Claudio Angeliniverso i tamponi rapidi, che si processano in 15, 20 minuti. Questo permette di avere subito il risultato ed essere ancora più tempestivi nell’isolare i casi.

Ideale sarebbe sottoporre tutta la popolazione scolastica al tampone rapido».

 

 



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