Si è svolta la “Cabina di coordinamento sisma” convocata dal commissario Legnini per discutere di tre slot di ordinanze in fase di lavorazione.
La prima è relativa a norme per la ricostruzione privata, rinviata di qualche settimana perché il commissario stesso ha manifestato la necessità di approfondirne alcuni aspetti assieme alle categorie professionali che sono coinvolte nella ricostruzione.
La seconda riguarda la ricostruzione pubblica, la Regione Marche ha dato l’intesa alle proposte della struttura commissariale ma proponendo alcune modifiche. Tra queste, in particolare un emendamento che impegna il Commissario a proporre dei bandi standardizzati per l’affidamento delle progettazioni pubbliche, già forniti preventivamente della validazione da parte di Anac, in modo tale da velocizzare le procedure che oggi rallentano la ripartenza delle opere pubbliche.
La terza riguarda i poteri speciali conferiti al Commissario con un recente decreto.
«Con il presidente Acquaroli – dice l’assessore regionale alla ricostruzione, l’ascolano Guido Castelli – abbiamo chiesto che l’esercizio dei poteri straordinari fosse comunque subordinato all’intesa con le Regioni, che non saranno estromesse dalla partita dei nuovi poteri del commissario che potrà agire in deroga sulla ricostruzione. Come da sempre affermiamo, riteniamo fondamentale la concertazione della filiera istituzionale per la programmazione dell’opera di ricostruzione».
Castelli ha anche evidenziato come nello schema della “Legge di bilancio dello Stato” non sia stato previsto il super bonus maggiorato che rappresenta una delle azioni a cui il commissario Legnini e le Regioni tengono di più.
«Conte si era impegnato a inserirlo anche per gli anni 21 e 22 – aggiunge Castelli – ma non se ne vede traccia. Il Commissario Legnini ha chiesto di coordinarci per ottenere, insieme alle Regioni e in maniera corale, questo risultato».
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