di Luca Capponi
Simboli che cadono. Ma lo fanno per ripartire. Anche in piccole frazioni poco abitate. E’ qui che si tiene duro, è da qui che arrivano iniezioni di speranza. Come, ad esempio, dallo storico bar “Marietta” di San Martino. Un punto di ritrovo storico che è andato giù. Ma che a quattro anni dal sisma verrà ricostruito. Un segnale per tutto il territorio di Acquasanta Terme.
«Finalmente iniziano a partire demolizioni e ricostruzioni private all’interno dei centri storici -spiega il sindaco Sante Stangoni-. Si tratta di interventi importantissimi che a seguito della variante alle norme tecniche approvata un anno fa in variante al piano regolatore, permettono di intervenire in zone A. La ricostruzione va quindi a toccare non solo le aree esterne dei centri abitati ma il cuore di paesi e frazioni, luoghi che hanno avuto tanti problemi».
«Si tratta di un segnale importante visto che la ricostruzione fino ad oggi ha latitato, e che ci porterà ad avere tante gru nei prossimi mesi perchè i decreti sono tanti -ribadisce il primo cittadino-. In tal senso l’ordinanza 100 è stata decisiva. Per noi è una soddisfazione, perchè ci stiamo riprendendo il tempo perso. E’ fondamentale tornare a far vivere questi territori che hanno perso abitanti e punti di riferimento».
Per quanto riguarda l’edilizia pubblica, Stangoni annuncia alcune novità riguardanti il centro del capoluogo.
«Siamo in fase di affidamento della progettazione esecutiva per il Comune e andremo a gara per la scuola -ribadisce-. Penso poi che per l’estate potremo partire con i lavori al Teatro dei Combattenti».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati