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Il video hard finisce sulla chat:
«Volevo suicidarmi»

ASCOLI - Di fronte al giudice il drammatico racconto della ragazza che aveva visto su WhatApps il video del suo rapporto sessuale. Ma l'imputato si difende sostenendo di non essere stato lui a divulgare il video
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Un video hard registrato “a sua insaputa” con il ragazzo con cui era uscita e che poi è finito su WhatsApp gettandola nella disperazione a tal punto da spingerla a pensare al suicidio.

Il dramma di una giovane sambenedettese è stato rivissuto questa mattina al Tribunale di Ascoli, di fronte al giudice Barbara Bondi Ciutti, dove la ragazza ha deposto insieme alla madre ripercorrendo le tappe della vicenda risalente ad un paio di anni fa.

Una storia che ha sconvolto la giovane donna con pesanti ripercussioni anche sulla vita familiare e sentimentale come testimoniato anche dalla madre.

A processo è finito un sambenedettese di 23 anni difeso dagli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi accusato del reato di “interferenze illecite nella vita privata” previsto dall’articolo 615 bis del codice penale.

Tuttavia nel processo è emerso che il video non sarebbe stato fatto girare dal ragazzo che aveva avuto il rapporto sessuale con la ragazza.

L’udienza è stata poi aggiornata al prossimo 9 febbraio quando sarà ascoltato l’ex fidanzato della vittima.

rp


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