Test diagnositici, c’è l’accordo con le farmacie. Dunque, nel giro di qualche giorno, chi lo vorrà potrà eseguire l’esame diagnostico rapido per la ricerca di anticorpi anti Covid. È quanto stabilisce l’accordo tra Regione Marche, Federfarma Marche e Confservizi Assofarm Marche, il cui schema è stato approvato con una deliberazione dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla sanità, Filippo Saltamartini.
«Si tratta di un utile strumento di prevenzione, perché se il test molecolare rimane il riferimento per la diagnosi di Covid, i test rapidi possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone in quanto può accelerare la diagnosi -spiega l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini– . Rappresenta quindi un valido strumento per effettuare indagini sierologiche ed epidemiologiche su ampie parti della popolazione utili per il controllo della pandemia».
L’esecuzione del test avviene in modalità di auto-somministrazione da parte dell’assistito, sotto la sorveglianza del farmacista o del personale qualificato; la risposta si manifesta indicativamente in circa 15 minuti.
Il farmacista, nel rispetto delle norme di contenimento della diffusione del virus, verificherà la corretta esecuzione dei passaggi, preservando la sua persona da potenziali rischi di esposizione. In ogni caso saranno rispettate rigorose misure di sicurezza (uso obbligatorio della mascherina, igienizzazione delle mani, controllo della temperatura corporea, distanziamento) e con prenotazione telefonica obbligatoria.
I risultati sono poi trasmessi al Dipartimento di Prevenzione dell’Asur per valutare se sottoporre il cittadino al test molecolare. La Regione ha concordato il prezzo massimo consigliato di 19 euro a carico del cliente. L’accordo, valido fino al 30 giugno prossimo, stabilisce anche che in caso di rilevazione delle immunoglobuline l’assistito si impegna ad eseguire il tampone naso-faringeo come disposto dall’Asur Marche.
«Siamo molto soddisfatti di aver instaurato su questa azione di profilassi un proficuo rapporto di collaborazione con i farmacisti convenzionati perché le farmacie sono state durante la prima ondata del contagio e restano ora, un punto di riferimento e un’antenna in una logica di prossimità, indispensabile sul territorio -concldue Saltamartini- . Un grazie dunque a chi ha scelto ancora una volta di sentirsi parte attiva del sistema sanitario regionale mettendo a disposizione la propria professionalità».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati